Napoli, durissimo attacco: la frase infiamma i tifosi

Un illustre ex si è scagliato contro i tifosi del Napoli in un’intervista che farà discutere, riaprendo vecchie ferite.

A Napoli sono giorni piuttosto complicati. Tra la polemica dei tifosi contro società e allenatore ed il dispiacere per l’addio di Insigne, si è inserito anche il botta e risposta tra De Laurentiis ed il presidente federale Gabriele Gravina, accusato da quest’ultimo di aver fatto ben poco per il bene del calcio italiano.

Napoli, durissimo attacco da parte di un ex: la frase contro i tifosi partenopei
Napoli, durissimo attacco da parte di un ex: la frase contro i tifosi partenopei (LaPresse)

Poche ore fa, però, è arrivata anche un’intervista destinata a scatenare il malumore dei sostenitori. Un ex Napoli, infatti, ha attaccato neanche troppo velatamente l’ambiente napoletano, che qualche anno fa si era schierato compatto contro di lui: troppa è stata la delusione dopo le altissime aspettative iniziali.

Napoli, il durissimo attacco di un ex: “Mi davano del…”

Napoli, il durissimo attacco di un ex: "Mi davano del..."
Napoli, il durissimo attacco di un ex: “Mi davano del…” (LaPresse)

A Napoli non si dimentica nulla, nel bene e nel male. E certe ferite, soprattutto, rimangono aperte. È il caso, ad esempio, di quella relativa al periodo in Campania di Carlo Ancelotti e del suo staff, finito con una frattura totale con la squadra ed il presidente. I tifosi sono rimasti delusi dalla conclusione del rapporto, ma ancor di più dallo scarso rendimento della squadra agli ordini del tecnico romagnolo.

Di quei giorni è tornato a parlare Davide Ancelotti, figlio e vice in panchina dello storico allenatore, che a Napoli ha vissuto giorni duri. Al Corriere della Sera ha parlato della sua carriera e dell’appellativo di “raccomandato” che spesso gli viene affibbiato: “Sono consapevole ci siano dei pregiudizi, ma questo mi motiva a fare sempre meglio.

Traspare del dispiacere, nelle sue parole, quando parla dell’anno e mezzo all’ombra del San Paolo: “A farmi pesare il fatto di essere ‘figlio di’ è stata più di tutte l’unica italiana in cui ho lavorato, il Napoli“. Ma poi confessa: “Lì sono stato benissimo, ed il fatto che in quei giorni siano nati i miei due figli mi fa ricordare il bello di quell’esperienza. Dispiace solo che nella Juventus ci fosse Cristiano Ronaldo, e che quando le cose si sono fatte difficili non siamo riusciti a raddrizzarle”.