Champions League, la finale decide il Pallone d’Oro: perché Benzema sorride

Vincere la Champions League con il Real Madrid permetterebbe a Karim Benzema di ipotecare anche il Pallone d’Oro, per il quale è favorito.

Tornato sette anni dopo, Carlo Ancelotti ha trovato un Real Madrid neanche troppo differente dall’ultimo. Ma due cose sono cambiate, su tutte: l’assenza di Sergio Ramos ed il reparto d’attacco. Nei tre davanti, infatti, non c’è più Cristiano Ronaldo a dominare la scena. Il leader, però, è ancora uno del mitico trionfo del 2014, Karim Benzema.

Champions League, la finale decide il Pallone d'Oro: perché Benzema sorride
Champions League, la finale decide il Pallone d’Oro: perché Benzema sorride (LaPresse)

Il francese, per anni spalla di CR7, è diventato oggi l’icona assoluta delle merengues, e con il tecnico italiano sta vivendo probabilmente la sua miglior stagione di sempre. Con le difficoltà dell’ex compagno portoghese al Manchester United, e di Leo Messi al PSG, vincere questa sera la quinta Champions League col Real Madrid, per Benzema, significherebbe assicurarsi il Pallone d’Oro per la prima volta in carriera, in circostanze estremamente favorevoli.

Benzema, una Champions League che vale il Pallone d’Oro

Benzema, una Champions League che vale il Pallone d'Oro
Benzema, una Champions League che vale il Pallone d’Oro (LaPresse)

Karim The Dream” non è solo il capocannoniere incontrastato della competizione, con 15 gol in 11 partite. In quest’annata particolare, in cui i blancos hanno compiuto imprese epiche per giungere all’atto finale, l’attaccante viaggia infatti sui numeri e sulle medie che a Madrid aveva tenuto solo Cristiano Ronaldo. Benzema ha eguagliato il suo record di gol nella fase ad eliminazione diretta della Champions League, 10. E con 44 centri stagionali è anche il primo a superare quota 40, nella sua squadra, dai tempi del lusitano.

Per la corsa al Pallone d’Oro 2022, Benzema, non ha rivali. Ed il destino gli sorride, non solo perché gli permette di giocare la finalissima a casa sua, in Francia. Di fronte si troverà infatti il Liverpool, che gli evoca dolci ricordi. I Reds sono l’avversaria contro la quale ha segnato il suo unico gol in una finale per la “Coppa dalle grandi orecchie”, quella del 2018.

I nuovi criteri per l’assegnazione del più prestigioso premio individuale, inoltre, rendono fondamentale la partita di stasera. Perché per la prima volta, non si terrà più conto dell’anno solare, ma della stagione 2021-22, in cui è senza ombra di dubbio stato il migliore di tutti. Manca, davvero, solo un gol decisivo nel match che tutti sognano.