Klopp, umano nella sconfitta più brucante: “Vi aspetto a festeggiare”

Perdere la Champions League così, di fronte a un portiere esagerato e con molta sfortuna farebbe perdere la testa a chiunque, non a Jurgen Klopp

Fine partita. Il Liverpool ha perso. Ha raccolto da terra i suoi giocatori, disperati e in lacrime. Li ha portati sotto la curva dei tifosi che continuavano a cantare “you’ll never walk alone”. E da lì, con un ghigno e una mezza lacrima appesa, si è goduto il suo coro: “I’m so glad that Jurgen is a Red…”. Sono grato che Jurgen sia un Red. Perché ha mantenuto la promessa… dice il testo.

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Jurgen Klopp, al Liverpool dal 2015 (AP LaPresse)

Anche se Klopp quest’anno ha perso la Premiership, dietro al Manchester City, e la Champions League, in una finale stregata contro il Real Madrid. “Accontentandosi” delle due coppe nazionali, federale e di Lega. Il resto può attendere.

Al Liverpool dal 2015, Klopp ha fruttato sei titoli: tre nazionali (una Premiership oltre alle due coppe di quest’anno) una Champions League, una Supercoppa europea e un Mondiale per club nel 2019. La sconfitta fa parte del gioco e lui la accetta con uno stile straordinario almeno quanto l’eleganza con la quale Ancelotti festeggia la sua vittoria.

“Una sconfitta così si può festeggiare”

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Klopp, due trofei quest’anno e due secondi posti (AP LaPresse)

Per prima cosa parla dei tifosi: “Mi auguro che si faccia chiarezza su quanto è accaduto fuori, perché so di cose non belle con famiglie che sono state separate e persone che avevano il biglietto che sono state lasciate fuori ad aspettare in modo indecoroso. Non so di più. Ma sono certo che si dovrà far chiarezza”.

Quanto alla partita…. Per Klopp conta già la prossima: “Sono pronto a prenotare hotel e viaggio per la finale dell’anno prossimo. Il Real ha avuto il merito di sfruttare l’occasione migliore che abbiamo concesso e ha avuto in Courtois un fuoriclasse assoluto. Noi… potevamo fare meglio. Troppi cross. Siamo andati in confusione. Ma io sono pronto a prenotare per l’anno prossimo. Fin da subito”.  

Klopp chiude una stagione impressionante sotto l’aspetto dell’intensità: 63 partite, due trofei, un titolo perso all’ultima giornata di un punto e una finale sfuggita in modo amaro. Il Liverpool ha perso. Viva il Liverpool: “Domani (oggi, domenica… n.d.r.) festeggeremo con la nostra gente i due trofei vinti, e anche questa sconfitta. Perché oggi stiamo male e domani non staremo meglio. Ma a poco a poco capiremo anche il valore di questa sconfitta e tutti ci renderemo conto di quello che di speciale abbiamo fatto”.

Il Liverpool, il giorno dopo la sconfitta, avrà la sua parata della vittoria: “Invito la nostra gente a stare con noi, a festeggiare, non voglio musi lunghi. Abbiamo perso la partita più importante contro il più forte club del mondo. E come abbiamo perso lo hanno visto tutti. Non c’è disonore, non c’è vergogna, non c’è altro che rispetto e dignità. E queste cose si festeggiano”.