De Bruyne, attacco pesantissimo all’UEFA: si scatenano le polemiche

De Bruyne, attacco pesantissimo all’UEFA: si scatenano le polemiche. La stagione dei club si è conclusa, ma gli impegni delle Nazionali sono in programma fino a metà giugno

La stagione calcistica si è conclusa, almeno per quanto riguarda gli impegni delle squadre di club, con la finale di Champions League tra Liverpool e Real Madrid come ultimo atto. Ma il definitivo rompete le righe che precede l’inizio delle meritate vacanze estive è ancora lontano.

Quasi tutti i giocatori europei infatti hanno dovuto rispondere alla convocazione delle rispettive nazionali chiamate a scendere in campo in occasione delle sfide valide per la terza edizione della Nations League, competizione continentale creata dalla UEFA nel 2018 per sostituire le amichevoli tra Nazionali, poco seguite dai tifosi.

Ma questo nuovo torneo voluto fortemente dal presidente Alexander Ceferin non è stato accolto con particolare entusiasmo dalla stragrande maggioranza dei protagonisti. Tra questi, la stella del Manchester City campione d’Inghilterra in carica, il centrocampista belga Kevin De Bruyne.

De Bruyne
Kevin De Bruyne (LaPresse)

Per me la Nations League non ha alcuna importanza. Queste sono amichevoli. Tutti hanno giocato una stagione lunga e difficile, e altre due settimane di partite sono semplicemente troppo. A cosa serve dire che noi calciatori vorremmo riposare? Sarebbe inutile. Andremo in campo e faremo quello che dobbiamo“.

Dichiarazioni a dir poco pesanti, che tutti gli addetti ai lavori hanni interpretato, giustamente, come un attacco diretto e pesante indirizzato all’UEFA e al suo presidente, Alexander Ceferin. Non è un mistero del resto che i giocatori abbiano accolto malvolentieri la genesi di questo torneo di cui francamente nessuno sentiva la mancanza.

De Bruyne, l’UEFA nel mirino: Ceferin indispettito

Ceferin
Alexander Ceferin (LaPresse)

Ma la dura presa di posizione di De Bruyne non è isolata. La stragrande maggioranza dei calciatori non sopporta l’idea di dover giocare una competizione che non interessa quasi a nessuno. Qualche mese fa un altro grande campione, il portiere neo campione d’Europa Thibaut Courtois, compagnio di nazionale di De Bruyne, si era espresso in termini quasi uguali.

Stiamo partecipando a questo torneo solamente perché la UEFA vuole qualche soldo in più. I dirigenti di Nyon sono arrabbiati perché alcune squadre vogliono la Super Lega, ma non si preoccupano minimamente di noi giocatori. Giocare senza mai fermarsi un attimo porta a continui infortuni, e questa cosa andrebbe rivista“.