Mondiali in Qatar, chiesta la pena di morte! E’ caos: cosa sta succedendo

Mondiali in Qatar, scoppia una nuova clamorosa bufera: è stata chiesta la pena di morte. Scopri cosa sta succedendo a pochi mesi dal torneo

Mancano solo 5 mesi dall’inizio del Mondiale in Qatar, ma non si placano le polemiche intorno al grande evento invernale. Per noi italiani sarà un mese complicato, senza la nostra nazionale che ha mancato la qualificazione perdendo clamorosamente contro la Macedonia, e senza la Serie A che si fermerà proprio per dar spazio al torneo.

Mondiale Qatar cocaina
Mondiale in Qatar (Ansa)

Una tremenda delusione, che ha gettato ulteriormente nello sconforto il nostro calcio, da tempo non più ai fasti di un tempo. L’Europeo estivo ha rappresentato un’eccezione, un miracolo sportivo difficilmente ripetibile e che ha chiuso un capitolo per gran parte dei giocatori.

Ora la nostra Nazionale ripartirà dai giovani, ma, come detto non lo farà dal Qatar dove proseguono incessanti le polemiche. Dopo quelle relative allo sfruttamento dei lavoratori per gli impianti presenti nel paese, giungono notizie che fanno ancora discutere.

Caos in Qatar: pena di morte durante il Mondiale

Mondiale Qatar cocaina
Logo del Mondiale in Qatar (Ansa)

A lanciare l’allarme è stato il Daily Star, che ha riportato alla luce quanto avvenuto a Wembley lo scorso luglio durante la finale dell’Europeo tra Italia e Inghilterra. Decine e decine di tifosi hanno tentato di scavalcare, mentre altri hanno persino iniziato a consumare cocaina sugli spalti.

Scene dure da digerire, specie per i bambini presenti allo stadio, molti dei quali spaventati da quanto stava accadendo allo stadio. Episodi che difficilmente potranno ripetersi in Qatar, dato che nel paese la tolleranza è zero, come spiegato da Mark Roberts, capo della Polizia per gli eventi calcistici.

Al Daily Star ha infatti dichiarato che: “I tifosi che si comporteranno male potrebbero essere banditi dagli stadi e, rientrati in Regno Unito, incriminati per reati compiuti in Qatar”. Le conseguenze sarebbero durissime, come spiegato da Radha Stirling, che si occupa dei cittadini britannici arrestati all’estero.

Nell’intervento per i colleghi del Daily Star ha spiegato che il rischio di arresto se si viene beccati in possesso di droghe in Qatar è elevatissimo. Non solo, subito dopo ha aggiunto: “Le ambasciate non possono fare molto in queste circostanze”. La conseguenza è una multa da 50mila euro, fino addirittura alla pena di morte. Una soluzione che fa certamente discutere e che getta ulteriori ombre intorno al Mondiale.