Marco Rossi, da commercialista mancato a CT rivelazione: le tappe della scalata

Marco Rossi sfiderà l’Italia in Nations League. La sua Nazionale ha battuto l’Inghilterra all’esordio: l’incredibile storia del tecnico.

Marco Rossi Italia Ungheria
Marco Rossi, c.t. dell’Ungheria (LaPresse)

Il match tra Italia e Ungheria ha un sapore particolare per Marco Rossi. Il tecnico rivale degli azzurri, nella seconda giornata di Nations League, è uno dei tanti allenatori del nostro paese che ha fatto le fortune all’estero.

La scuola italiana è riconosciuta da tutti e, con le dovute proporzioni rispetto ai grandi maestri come Ancelotti, il c.t. piemontese si sta ritagliando un ruolo da protagonista nella scena europea. Una storia affascinante che parte da molto lontano e sviluppata quasi per caso sui campi di calcio dove sta costruendo una carriera di tutto rispetto.

Il suo nome è balzato alla cronaca la scorsa estate quando, durante gli scorsi Europei, la sua squadra ha fatto innamorare tantissimi appassionati. Nel “girone di ferro” l’Ungheria ha perso 3-0 l’esordio col Portogallo ma è riuscita incredibilmente a fermare sia i campioni del mondo della Francia che la Germania nelle successive partite. Un doppio pareggio entrato nella storia che ha fatto sfiorare l’impresa ai Magiari, eliminati da ultimi in classifica ma con grande onore e gli applausi dei suoi tifosi. ù

In quest’Ungheria infatti c’è tanto cuore, ma ancor più spirito di sacrificio. Lo stesso incarnato dal tecnico partito da Druento per cercare di fare della propria passione un lavoro. Ci è riuscito, ma lontano da casa: non senza rimpianti come ha sottolineato nei giorni più emozionanti della sua vita.

Marco Rossi, chi è il tecnico dell’Ungheria: la sua storia

Il segreto dell'Ungheria (Getty Images)
Il segreto dell’Ungheria (Getty Images)

“Se fossi rimasto in Italia – sottolinea Rossi oggi sarei a lavorare nello studio da commercialista di mio fratello. Da noi la meritocrazia non esiste. Nell’anno che rimasi fermo ricevetti tre proposte, ma mi dissero che per allenare in C avrei dovuto pagare: fui schifato. Preferii stare lontano dal calcio pensando ad un altro lavoro. Poi arrivò la proposta ungherese: io un palcoscenico così l’ho visto solo in tv, mi pare di essere un bambino al Luna Park. Voglio divertirmi, so anche che non posso pensare di andare a vincere a Monaco, per dire. Intanto intendo giocarmela con tutti”.

Compresa l’Italia che proverà a sorprendere a Cesena, dove è chiamato a difendere l’inaspettato primato in classifica dopo il successo all’esordio con l’Inghilterra. La sua Nazionale infatti, nonostante la mancata qualificazione ai prossimi Mondiali 2022, non si è fermata e continua a sorprendere esaltandosi con i colossi del calcio mondiale.

Quest’Ungheria emoziona, diverte e ripaga – con gli interessi – un talento per certi versi sottostimato: quello di Marco Rossi che, nel ringraziare i tifosi ungheresi presenti all’Allianz Arena, si lascia andare a qualche lacrima. La commozione è quella di chi sa che ogni goccia è arrivata col sudore e la volontà. In attesa del prossimo capitolo, sicuramente ancora meglio del precedente. Perché il calcio, come la vita, sa essere imprevedibile.

 

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