La Juve di Allegri non può fare a meno di Alvaro Morata, vi sveliamo qual è la miglior strategia per trattenere l’attaccante in bianconero
E’ in forte dubbio il futuro di Alvaro Morata con la maglia della Juventus e nello stato attuale della trattativa, la permanenza dell’attaccante spagnolo sembra sempre più in certa in quel di Torino. La trattativa con l’Atletico Madrid per il riscatto non decolla. 
Tornato in Italia nel 2020, Morata ha vissuto due stagioni buone in casa Juve, con ben 20 gol nella prima annata e 12 in quella appena conclusa. Proprio quest’ultima lo ha visto protagonista anche in ruoli inediti, “merito” di Massimiliano Allegri, che ne ha saputo sfruttare lo spirito di sacrificio.
Lo spagnolo si è ritrovato anche a giocare come esterno d’attacco a sinistra, una sorta di nuovo Mandzukic a completo servizio del proprio allenatore. Un jolly a tutti gli effetti, che ha saputo adattarsi a testa bassa e ha aiutato la causa bianconera.
Morata, l’uomo imprescindibile per la Juve: ecco come trattenerlo
Proprio questo aspetto tecnico ci ha permesso di arrivare ad una sentenza: la Juventus di Massimiliano Allegri ha bisogno di Alvaro Morata o di “un” Alvaro Morata. Parliamo di una categoria di giocatori difficili da trovare, capaci di soddisfare ogni richiesta del proprio tecnico, anche se lontana da tutti gli standard fin lì conosciuti.
Nella rosa della Juve, solamente Federico Chiesa è sembrato voler dare l’anima per la maglia, ma dopo la rottura del legamento crociato non basterà il suo apporto. Ecco perché i bianconeri devono fare un sacrificio e cercare di trovare un accordo ancora distante con l’Atletico Madrid.
Il riscatto a 20 milioni è valutato eccessivo ed ecco che le voci di una contropartita, come Moise Kean, può diventare la soluzione migliore. L’ex PSG ed Everton non ha rispettato le attese ed è evidente che la Juventus cerchi un nuovo vice Vlahovic.
Per non rendere il ritorno di Kean un fallimento totale, la dirigenza juventina potrà rigirarlo proprio all’Atletico, con l’obiettivo proprio di abbassare le pretese per il riscatto di un giocatore spesso sottovalutato, ma cruciale per l’ideologia Allegriana.
