Ibrahimovic e quella frase che ha stizzito Calhanoglu: coinvolto un ex Inter

Ibrahimovic e quella frase che ha stizzito Calhanoglu: coinvolto un ex Inter. Durissima replica del trequartista turco allo svedese che lo ha citato nel suo libro

Non ha mai avuto il dono della diplomazia, Zlatan Ibrahimovic. Il quarantenne fuoriclasse svedese del Milan è anzi celebre, oltre che per la sua classe cristallina e per una smisurata personalità, anche per non avere peli sulla lingua nell’esprimere giudizi e commenti su colleghi, dirigenti e allenatori con cui ha avuto a che fare nel corso della sua strepitosa carriera.

Ibra e Calha
Ibrahimovic e Calhanoglu (LaPresse)

Nella sua ultima autobiografia pubblicata qualche mese fa dal titolo eloquente, ‘Adrenalina‘, Il centravanti del Milan neo campione d’Italia si è lasciato andare a commenti non proprio lusinghieri nei confronti di un suo ex compagno di squadra, il trequartista turco Hakan Calhanoglu, che l’estate scorsa lasciò i rossoneri a parametro zero per trasferirsi sulla sponda nerazzurra dei Navigli.

Le parole pronunciate, anzi scritte sul libro da Ibrahimovic su Calhanoglu non potevano non suscitarne, prima o poi, una reazione più o meno stizzita: “Suona male a dirlo, ma Calha ha tratto vantaggio da una situazione tragica”.

Il riferimento è al grave attacco cardiaco avuto da Christian Eriksen, in quel momento un giocatore dell’Inter, nel corso della sfida di Euro 2020 tra Danimarca e Finlandia: “Subito dopo quella tragedia sfiorata, l’Inter  si è trovata ad aver bisogno di un giocatore in quel ruolo e si è aperta la porta per Hakan. Prima di quell’episodio non c’erano state offerte per lui né dall’Inter né da nessun altro club”.

La risposta al veleno di Calhanoglu a Ibra: “Ha 40 anni…”

Calhanoglu
Calhanoglu (LaPresse)

La risposta al veleno del diretto interessato non si è fatta attendere più di tanto: “Ibrahimovic? Quest’anno non ha dato il suo contribuito nella vittoria dello scudetto del Milan, non ha praticamente mai giocato. Ma fa di tutto per attirare l’attenzione dei tifosi“.

Bordata numero uno e non è finita qui, anzi: “Non mi interessa affatto, non è giusto perché è una persona che mi chiama sempre quando sono a Milano, che vuole uscire a cena e andare in moto con me. Ha anche scritto di me nel suo libro, doveva scrivere queste cose o il suo libro sarebbe stato vuoto“.

Controreplica in arrivo? Probabilmente, conoscendo uno come Ibrahimovic, è solo questione di tempo.