Friedkin-Lotito ai ferri corti, che scontro in Lega. E la Roma trema

Friedkin-Lotito ai ferri corti, che scontro in Lega. E la Roma trema. I rapporti tra i due club della Capitale rischiano di deteriorarsi una volta per tutte

La vicenda dei diritti tv rischia di sgretolare in un amen la già fragilissima unità d’intenti che tiene in piedi la struttura della Lega di Serie A. E al centro di questo terremoto si dipana uno scontro durisismo, che vede l’un contro l’altro armati il presidente della Lazio Claudio Lotito e quello della Roma Dan Friedkin.

Lotito
Claudio Lotito (LaPresse)

La pietra dello scandalo, se così possiamo chiamarla, è la questione delle trattative per la cessione dei diritti televisivi del campionato di Serie A in Medio Oriente e Nord Africa.

Il presidente di Lega, Lorenzo Casini, ha portato al cospetto dell’Assemblea una lettera del Network Bein Sport, che ha fatto pervenire un’offerta per l’acquisizione dei diritti nell’area mediorientale direttamente allo stesso Casini e non all’amministratore delegato, Luigi De Siervo, come da prassi.

L’ad, molto legato al presidente Lotito, ha sostenuto che l’offerta da parte dei qatarioti, guidati dal proprietario del PSG, servirebbe solo ad ostacolare la trattativa con la concorrenza. Infatti, la proposta di Bein Sport non si discosterebbe da Abu Dhabi Media per le cifre messe sul tavolo (28,5 milioni a stagione per cinque anni), quanto per la formula.

Friedkin-Lotito, lo scontro si sposta su altri tavoli

De Siervo
Luigi De Siervo (LaPresse)

Venuto a conoscenza che a promuovere la trattativa con i quatarioti è stato Pietro Berardi, ad della Roma, De Siervo ha scritto una lettera di fuoco al dirigente giallorosso, accusandolo di mettere a repentaglio l’unità della Lega Calcio: “Trattative condotte di persona ed estranee alle dinamiche dell’Assemblea non sono ben accette“.

Toni molto duri e particolarmente, dietro i quali si nasconderebbe la ‘longa manus’ del numero uno della Lazio, Claudio Lotito.

Il patron biancoceleste e la Roma si trovano su fronti contrapposti all’interno dei palazzi del potere calcistico, dove però il potere e l’influenza dell’imprenditore romano sono di gran lunga superiori a quelli del collega giallorosso Dan Friedkin.

Per questa ragione i tifosi romanisti, e non soltanto loro, sospettano che in futuro la squadra di Josè Mourinho possa venire penalizzata su altri fronti come la decisione su anticipi e posticipi di campionato, orari delle partite e addirittura distribuzione dei soldi in arrivo dalla cessione dei diritti tv.