Belotti lascia il Torino, ma sai il motivo dell’esultanza del Gallo? Non ci crederai

Andrea Belotti lascia il Torino dopo diverse stagioni: sai perché fa l’esultanza mimando la cresta del gallo? La risposta è inaspettata. 

L’attaccante è ormai libero di scegliere un’altra destinazione dopo le tante stagioni trascorse a Torino. La maglia granata è ben presente nella mente del centravanti, ma ora spunta un retroscena sulla esultanza di Andrea Belotti. Il racconto arriva proprio dalle parole del giocatore.

Belotti esultanza
L’esultanza di Belotti e il retroscena del calciatore (La Presse)

Esiste infatti un motivo speciale a cui il giocatore dichiara di essere particolarmente legato. Il dettaglio non è ovviamente sfuggito ai tanti appassionati della Serie A, così come a chi segue da vicino le giocate e i gol del centravanti. La curiosità stuzzica la fantasia dei tifosi e di chi ama il calcio a 360 gradi.

Andrea Belotti lascia il Torino, conosci il motivo dell’esultanza? La novità sorprende

Belotti
L’esultanza di Belotti ha un motivo ben preciso, di quale si tratta (La Presse)

Belotti è soprannominato proprio il Gallo vista l’esultanza dopo ogni gol. Imitare con la mano sulla fronte la cresta dell’animale ha un obiettivo ben preciso. Si tratta infatti di una dedica per un suo amico che di cognome fa proprio Gallo. Il calciatore lo ha spiegato anche durante una intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.

“La prima volta che ho esultato con la cresta perché l’avevo promesso al mio amico Yuri Gallo. Credo che non smetterò mai di fare la cresta dopo un gol, ma non tengo più i capelli così perché mi sembrava una pettinatura quasi eccessiva”, dichiara l’attaccante ormai ex Torino.

Andrea Belotti ci tiene a precisare che non si tratta soltanto di questo, ma c’è anche un altro aspetto che il giocatore tiene a precisare. “Me l’hanno detto in tanti: ‘Eh, ora sei così, ma prima o poi la alzerai ‘sta cresta’. E invece no, non la alzerò mai. (…) Voglio che si veda ancora l’Andrea di Gorlago, e a Gorlago lo sanno: la persona che sono, perché io sono ancora quello lì“, ha concluso l’attaccante che è stato salutato anche dal Torino.