Lazio, caos in ritiro: il gesto del calciatore fa infuriare i tifosi

La Lazio sta vivendo un momento non semplice, e a surriscaldare ulteriormente gli animi c’è stato ieri un gesto che scatenerà polemiche.

Il mercato della Lazio, attualmente, sembra piuttosto bloccato. A parte il ruolo di portiere, per il quale è imminente la doppia operazione che porterà a Roma Luis Maximiano ed Ivan Provedel, ci sono ben poche notizie positive per i tifosi biancocelesti. E nel ritiro di Auronzo di Cadore non c’è un clima affatto semplice da gestire.

Lazio, caos in ritiro: il gesto del calciatore fa infuriare i tifosi
Lazio, caos in ritiro: il gesto del calciatore fa infuriare i tifosi (LaPresse)

I sostenitori laziali sono spaventati all’idea di perdere quei giocatori che hanno comunque segnato gli ultimi successi della Lazio. Ed in ritiro non è tutto andato per il meglio, tra la squadra ed il pubblico. Un gesto di un calciatore ha fatto d’altronde capire come oramai il rapporto con la tifoseria sia difficilmente recuperabile.

Lazio, che atmosfera in ritiro: il gesto fa discutere

Lazio, che atmosfera in ritiro: il gesto fa discutere
Lazio, che atmosfera in ritiro: il gesto fa discutere (Ansa)

Secondo quanto riportato dall’edizione capitolina del Corriere dello Sport, la giornata ad Auronzo di Cadore, ieri, è stata tesissima. I tifosi hanno rivolto una contestazione alla squadra di Sarri, ed in particolare al difensore Francesco Acerbi, che da un paio di mesi è il bersaglio preferito degli ultras.

Mentre si aspetta di conoscere il futuro dell’ex Sassuolo, accostato anche a Juventus e Milan nelle scorse settimane, ieri Acerbi ha acceso però ulteriormente gli animi. Il 34enne ha infatti risposto alla contestazione ai suoi danni applaudendo ironicamente verso tutti i tifosi presenti.

Dopo l’errore nella partita contro il Milan, che ha decretato la vittoria rossonera con il gol di Tonali, la situazione è degenerata. E oggi è davvero complicato immaginare come lo strappo possa ricucirsi, con l’addio del difensore che pare essere l’unica soluzione possibile. Per entrambe le parti, ma soprattutto per la tranquillità della Lazio.