La Lazio potrebbe cambiare il suo rigorista per la prossima stagione: l’ultimo indizio in chiave Fantacalcio sul ruolo di Ciro Immobile.
Manca meno di un mese dall’inizio del campionato ed è già tempo di pensare anche al Fantacalcio. In questo periodo di amichevoli estive arrivano segnali importanti in vista della prossima stagione che è bene tenere a mente. 
In questa ottica è sempre molto utile capire, prima dell’asta, chi saranno i rigoristi delle venti squadre. Su alcune non ci sono dubbi ma altre invece devono ancora scegliere il loro primo tiratore.
Tra queste a sorpresa potrebbe esserci la Lazio che in questi giorni ha mandato indizi contrastanti e alimentato i dubbi dei tifosi. Negli ultimi anni la scelta è sempre ricaduta su Ciro Immobile, reduce da 7 gol su 9 tentativi nella passata stagione.
Lazio, chi tirerà i rigori: dubbio Immobile al Fantacalcio
In casa Lazio si è creato in piccolo giallo riguardo al possibile cambio di rigorista. L’arrivo di Sarri in panchina aveva lasciato l’incarico a Immobile dagli undici metri ma nelle ultime amichevoli estive qualcosa è cambiato.
Nel ritiro di Auronzo di Cadore nessun dettaglio passa inosservato soprattutto agli occhi dei fantallenatori. Il sospetto è partito dal match contro gli sloveni del Dekani, sconfitti 5-0 ma a sorprendere non è stato il punteggio.
Durante la gara infatti i biancocelesti hanno beneficiato di ben tre rigori, tutti battuti da un giocatore diverso. Il primo ad andare sul dischetto è stato proprio il bomber italiano che però ha sbagliato, colpendo il palo esterno. A quel punto il successivo, quando ancora il capitano era in campo, l’ha calciato e segnato Pedro. Lo stesso risultato per Zaccagni che si è preso la responsabilità nella ripresa quando i due compagni erano usciti.
Insomma sullo sfondo poteva esserci una nuova staffetta che avrebbe causato più di qualche problema al Fantacalcio. In realtà nell’amichevole con la Triestina, nonostante l’errore di qualche giorno prima, è toccato ancora a Immobile andare sul dischetto e stavolta non si è fatto pregare segnando il gol del vantaggio. Una scelta che conferma la recente tradizione e, salvo clamorosi colpi di scena, non cambia le gerarchie.
