De Ketelaere, l’obiettivo del Milan cominciò col tennis: perché cambiò idea

Charles De Ketelaere è un obiettivo del Milan ma in pochi sanno che da piccolo era un prodigio del tennis in Belgio

Il Milan continua a punta forte su Charles De Ketelaere. Il 19enne belga può vantare un talento cristallino, e il Bruges per lasciarlo partire non scende dalla sua proposta di 40 milioni di euro.

De Ketelaere, l'obiettivo del Milan cominciò col tennis: cosa gli ha fatto cambiare idea
De Ketelaere, l’obiettivo del Milan cominciò col tennis: cosa gli ha fatto cambiare idea (Lapresse)

De Ketelaere è pronto a rinnovare la tradizione della generazione più pregiata del calcio belga, che include De Bruyne e Romelu Lukaku, oltre a Fellaini o Hazard. Ma da piccolo sembrava che dovesse rinnovare un’altra tradizione sportiva nazionale, quella del tennis che ha raggiunto il suo culmine nella rivalità tra le ex numero 1 del mondo Justine Henin e Kim Clijsters.

Affascinato dalle dinamiche dello sport individuale, da bambino mostrava un talento non irrilevante. A dieci anni era il campione fiammingo di tennis.

Ma il suo allenatore nelle giovanili del Bruges, Birger van de Velde, ha convinto sua madre che Charles avrebbe potuto diventare un vero campione nel calcio. Non a caso oggi lo chiamano il nuovo De Bryune.

De Ketelaere, perché ha il calcio per il tennis

De Ketelaere
De Ketelaere, obiettivo del Milan (Ansa)

Non hanno pesato soltanto le parole di van de Velde, ammaliato dal suo mancino, nella decisione di De Ketelaere di abbandonare il tennis. “Nel calcio è più facile trovare scuse se le cose vanno male – ha detto al quotidiano Het Niewsblad -, nel tennis ci sei solo tu. Se giochi male, se sbagli, la colpa è soltanto tua. E io non riuscivo a gestire bene i miei errori”.

Inoltre all’epoca il piccolo Charles non riusciva a sopportare “quelli che baravano, i ragazzini che urlavano per dire che la palla era fuori e non lo era. Diventavo matto allora, iniziavo a tirare fuori apposta oppure smettevo di giocare. Mia madre ha cercato di aiutarmi, qualche volta penso si sia vergognata”.

Nel calcio sicuramente il nuovo De Bruyne non ha avuto e non avrà questo tipo di problemi.