Simone Inzaghi è preoccupato dall’imminente decisione del presidente Zhang, che potrebbe cambiare il volto dell’Inter a stagione in corso.
L’Inter ha cominciato la stagione con una vittoria al cardiopalma, in quel di Lecce. Un 1-2 siglato dal minuto 95′ da Denzel Dumfries che in realtà ha lasciato poche certezze ai nerazzurri. Nonostante Romelu Lukaku abbia impiegato pochissimo a sbloccarsi, infatti, gli uomini di Simone Inzaghi hanno fatto fatica, e rischiato più del dovuto, contro una neo-promossa. 
Pian piano, la squadra dovrà crescere, con l’obbligo di restare nelle zone alte della classifica. Ma intanto l’allenatore chiede un ultimo colpo sul mercato, un difensore che sostituisca Andrea Ranocchia e vada ad ampliare il reparto. Inzaghi, però, è preoccupato: come rivela la Gazzetta dello Sport questa mattina, è ancora aperto uno scenario che potrebbe influenzare molto l’Inter. E tutto dipende dal presidente Steven Zhang.
Inter, Inzaghi è preoccupato: cosa farà il presidente Zhang
Il tecnico ex Lazio ha ribadito prima della partita contro il Lecce che “la squadra è questa, il mercato è chiuso”. Prendendosela anche le insistenti notizie riguardo ad una cessione eccellente, ed obbligata, dei nerazzurri. Una cessione che, secondo il quotidiano lombardo, in realtà, può ancora arrivare, con le ultime due settimane di mercato che saranno decisive.
La società è attenta ai conti, e l’attivo di 60 milioni serve assolutamente per chiudere la sessione di mercato. Dalla Francia, si legge, un’offerta simile potrebbe arrivare dal Paris Saint-Germain durante la settimana prossima per Milan Skriniar. Ed Inzaghi trema, perché anche qualora non fosse vero, su Dumfries restano forti alcune squadre di Premier League, che potrebbero privarlo di un titolare.
Fosse per la dirigenza, si proverebbe a tenere tutti i giocatori più importanti, ma tutto dipende da Zhang, perché cercare un tesoretto da 60 milioni, a questo punto, potrebbe voler dire – per l’Inter – lasciare andare qualche elemento fondamentale senza la certezza di riuscire a sostituirlo, per via delle tempistiche molto ristrette.
