In seguito ad alcune vicissitudini sulla quale bisogna ancora far luce, un campionato molto prestigioso è stato sospeso.
Mancano poco più di due mesi al Mondiale 2022 che disputerà in Qatar. Un evento di fronte al quale la classica stagione dei club europei (e non solo) verrà rivoluzionata come mai visto prima d’ora. La routine delle squadre, anche a livello di preparazione, è dunque cambiata, ed i giocatori pensano già – piaccia o meno – all’appuntamento chiave di quest’annata. 
I calendari, ad oggi, sono estremamente fitti, per evitare che il rallentamento dovuto al Mondiale prolunghi sin troppo la stagione. A causa di un avvenimento straordinario – ed abbastanza macabro – un campionato è già stato sospeso in attesa di ulteriori valutazioni, anche per l’incolumità dei cittadini e la sicurezza del paese.
La Federcalcio stoppa il campionato, e l’annuncio spaventa tutto il paese
L’Argentina, infatti, sta vivendo momenti molto delicati dopo che il vice presidente del paese, Cristina Kirchner, è stata avvicinata da un uomo che le ha puntato pericolosamente la pistola al volto. E nonostante questa fosse carica con cinque colpi, fortunatamente non è avvenuta alcuna tragedia. L’arma – come confermato dal presidente argentino Alberto Fernandez – si sarebbe infatti inceppata proprio davanti casa della donna di 69 anni.
“Ora la situazione deve essere valutata dal nostro personale forense per analizzare le impronte digitali e la capacità e disposizione che aveva questa persona”, ha chiarito il ministro della sicurezza Anibal Fernandez. Poco dopo l’accaduto, intanto, l’attentatore è stato fermato ed arrestato, anche se il paese è in fermento.
E in questo contesto, la Federcalcio non poteva rimanere immobile. “La Federcalcio argentina esprime il suo più forte ripudio per ciò che è accaduto alla Vice Presidente della Nazione, Cristina Fernández de Kirchner. Chiediamo alla società“, si legge, “nel loro insieme di avvertire che la violenza di qualsiasi ordine non è mai la soluzione“. Da qui la scelta di sospendere il campionato. Una decisione che sicuramente creerà dei problemi al calendario, ma determinata da questioni ben più importanti di alcune partite di calcio.
