Roma, l’atto d’accusa scuote Mourinho: “Lo faceva sempre…”. Critiche molto pesanti sono rivolte alla squadra giallorossa
La Roma farà il suo esordio giovedì pomeriggio in Europa League contro i bulgari del Ludogorets. Un match solo apparentemente facile ma che nasconde più di un’insidia, soprattutto alla luce dei quattro gol incassati da Pellegrini e compagni contro l’Udinese in campionato. 
Josè Mourinho non lo ammetterà mai, ma quello che nei suoi programma rappresenta il principale obiettivo della stagione è la conquista della finale di Europa League, in programma a fine maggio 2023 alla Puskas Arena di Budapest.
Il tecnico portoghese sogna di conquistare il secondo trofeo internazionale consecutivo dando continuità a un percorso di crescita della Roma che al netto di qualche scivolone vuole diventare sempre più ambizioso.
Sono passati in fondo solo poco più di tre mesi dalla finale di Conference League a Tirana, dal sofferto 1-0 con cui la Roma piegando gli olandesi del Feyenoord si è aggiudicata la prima edizione del nuovo trofeo ideato dall’UEFA.
In casa giallorossa è ancora vivo il ricordo della grande festa esplosa nel piccolo impianto albanese e quella sfrenata scatenatasi per le strade della Capitale. Ma c’è anche chi non ha ancora digerito quella sconfitta: in casa Feyenoord infatti il rammarico per quel ko è ancora vivo.
Roma, Slot contro Mourinho e la squadra: “Si buttavano”
Il tecnico degli olandesi, Arne Slot, alla vigilia del match di Europa League contro la Lazio, domani sera allo stadio Olimpico, ha colto la palla al balzo per tornare con la memoria alla sfida persa contro la Roma.
“Evidentemente c’è Roma nel nostro destino – ha esordito scherzando l’allenatore del Feyenoord -. Ora dobbiamo affrontare la Lazio che ha un tecnico molto bravo e un’identità forte“.
Ma dopo l’ironia c’è spazio per la frecciata al veleno indirizzata ai giallorossi e a Josè Mourinho: “A maggio scorso abbiamo dovuto imparare diverse cose, in particolare abbiamo visto che una squadra italiana si buttava sempre per terra e perdeva tempo con l’allenatore che spingeva i giocatori a farlo“.
Slot non fa il nome dello Special One, ma è evidente il riferimento all’allenatore lusitano e alla finale di Conference League.
