La decisione su Paul Pogba del Ct della Francia, Didier Deschamps, rischia di rivelarsi una beffa per Max Allegri e la Juventus
E’ fuor di dubbio che parte dei problemi che sta incontrando la Juventus dipendano dal fatto che Max Allegri non ha mai potuto contare sui due principali acquisti bianconeri: il “fideo” Angel Di Maria, impiegato con il contagocce per via di noie muscolari, e Paul Pogba, fermo ai box dall’inizio della stagione. 
Se l’ex Psg potrebbe tornare a disposizione del tecnico livornese già per il match di Champions League contro il Benfica, l’ex Red Devil, operato nei giorni scorsi di meniscectomia artroscopica selettiva esterna al ginocchio destro, starà fuori per almeno due mesi.
Una brutta tegola per Allegri e per la Juventus che hanno puntato proprio sul ritorno del “figliol prodigo” per ridare qualità, geometrie e muscoli al centrocampo bianconero che è stato l’anello debole nella deludente passata stagione.
Francia, Pogba è troppo importante: Deschamps potrebbe convocarlo come 26esimo uomo
Ma le brutte notizie per lo staff tecnico, la dirigenza e i tifosi bianconeri non finiscono qui dal momento che il doppio ex juventino (calciatore e poi allenatore) Didier Deschamps, Commissario tecnico della Francia campione del mondo in carica, secondo quanto riportato dal più importante quotidiano sportivo francese, “L’Equipe”, sarebbe orientato a sfruttare la possibilità, consentita dal regolamento della FIFA, di convocare Pogba come 26esimo calciatore per i Mondiali in Qatar.
Un’opzione che il Ct transalpino non sembrava voler prendere in considerazione ma i problemi fisici del centrocampista e il suo ruolo importante all’interno della selezione transalpina, nonché il rapporto speciale che lo lega da sempre all’ex Manchester United, potrebbero indurlo a ritornare sui suoi passi.
Se così fosse, sarebbe una vera beffa per Max Allegri e per la Juventus che, dopo aver fatto a meno di Paul Pogba dall’inizio della stagione, rischiano di vedersi privati del loro forte centrocampista, la “pietra angolare” su cui pensavano di costruire i loro successi, fino all’inizio del prossimo anno.
