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Mihajlovic, Bologna è già un ricordo: chi arriverà al suo posto

Mihajlovic lascia Bologna tra commozione e rimpianti: il serbo ha fatto il possibile, ma la società ha deciso. Chi lo sostituirà.

Mihajlovic, è tempo dei titoli di coda. L’avventura al Bologna, dopo 4 anni in due parentesi distinte, è giunta alla fine: la società rossoblù ha scelto di esonerarlo dall’incarico dopo un inizio difficile in campionato. La proprietà non voleva arrivare a questo, ma sembrerebbe essere stata l’unica soluzione possibile: in un primo momento il parco dirigenti ha provato a proporre al serbo una risoluzione contrattuale, ma non c’è stato accordo.

Bologna, chi sarà il sostituto di Mihajlovic

Allora ognuno per la propria strada: esonero attivo e Bologna alla ricerca di un volto nuovo, senza nulla togliere al passato e al lavoro svolto da Sinisa. Sullo sfondo la lotta – senza sosta e con determinazione – contro la Leucemia: forse l’unica partita che conta davvero, anche se a certi livelli i risultati fanno la differenza.

Mihajlovic, addio Bologna: già pronto il sostituto

Non c’era più posto, non c’era più spazio per vivere di ricordi: occorre fare il salto di qualità. Aggiustare il tiro, calibrare la rotta: non è possibile soffrire per restare dove si dovrebbe essere per storia, ambizioni e possibilità. In Serie A. Questo verrà chiesto a chi prenderà il posto del serbo: niente sorprese e lavoro incessante per garantire sorrisi a fine stagione. Proprio come quelli dello scorso anno dopo una volata finale importante.

Il serbo sostituito con un ex Genoa (ANSA)

Ecco perchè la società stava vagliando nomi importanti: la partita scorsa, contro la Fiorentina, affidata a Vigiani. Vittoria che serve per respirare in attesa di riprendere in mano il proprio destino con qualcuno che sa quello di cui c’è bisogno: cosciente della stabilità e delle emozioni per cui vive questa piazza, che non ha mai chiesto la luna. Solo di giocarsela fino alla fine. Perchè – anche stavolta – non è ancora finita. Anzi: è, relativamente, appena iniziata. Qualcosa si è perso (per strada), ma niente è ancora davvero perduto.

Il no di De Zerbi, chi è l’erede del serbo

Ragion per cui serve qualcuno che abbia voglia di lottare: in grado di sporcarsi le mani e non essere tanto schizzinoso. Sostituire Mihajlovic fa paura a tutti, per quello che ha rappresentato e che rappresenta: De Zerbi ha detto no, più che per timore, per rispetto. “Avrei accettato – dice – solo se si fosse dimesso lui”. Così non è stato, e allora niente: via con la seconda scelta, mai obbligata.

L’allenatore scelto dai felsinei (LaPresse)

Thiago Motta, ex Genoa e PSG, pronto a raccogliere un testimone gravoso. Contratto fino al 30 giugno 2024, una bella scommessa, a meno di clamorosi ribaltoni: il Bologna spera non ce ne sia bisogno, è il minimo dopo gli ultimi anni. Presentazione fissata per domani, 13 settembre, alle 15.00 nella sala stampa del centro tecnico Niccolò Galli. Il resto lo dirà il campo.

Andrea Desideri

Andrea Desideri. Giornalista freelance, appassionato di cinema, speaker radiofonico, sollevatore di pinte e romantico quando serve.

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