Addio errori come in Juventus-Salernitana, è in arrivo il “fuorigioco automatico”: ecco cos’è

E’ alle porte un’autentica rivoluzione: il c.d. “fuorigioco semiautomatico”. Che cos’è di preciso e come, nel concreto, funzionerà

Non si è ancora spenta l’eco mediatica delle polemiche per il clamoroso errore del VAR in occasione del gol annullato allo juventino Milik nei minuti finali di Juventus-Salernitana che già è in arrivo la “panacea” per evitare situazioni simili a quelle del suddetto gol, annullato per fuorigioco di Bonucci ma in realtà tenuto in gioco da Candreva, non inquadrato, però, dalle telecamere a disposizione della sala VAR.

Milik festeggia il suo gol, poi annullato (Lapresse)-calciotoday.it 20220914

Ebbene, prima degli altri, la Serie A è pronta a varare, agli inizi di ottobre, quindi senza attendere la pausa per il Mondiale in Qatar, il SAOT, acronimo di “Semi-Automated Offside Technology”, altrimenti noto come “fuorigioco semiautomatico“.

Ne abbiamo sentito parlare spesso, tuttavia ancora non è chiaro di cosa si tratta: se sarà, insomma, una vera rivoluzione che spazzerà via interpretazioni dubbie ed episodi copia-e-incolla come quello che ha visto come protagonisti Candreva-Bonucci o si rivelerà l’ennesimo fuoco di paglia.

“Fuorigioco semiautomatico”: come funziona

Arbitro al VAR (LaPresse)-calciotoday.it 20220914

Nel concreto, con il “fuorigioco semiautomatico”, che comunque continuerà ad avere una componente umana, si mira a stabilire la posizione dell’attaccante con estrema precisione e a farlo in tempi molto più rapidi, passando dai 70 secondi della media attuale a 20-25 secondi, grazie alle dieci-dodici telecamere che saranno installate e che tracceranno 29 punti di ogni giocatore.

La posizione del calciatore, quindi, verrà determinata con estrema precisione al ritmo di 50 fotogrammi al secondo scongiurando in tal modo il rischio di angoli ciechi o di telecamere inutilizzate come nel caso “Bonucci-Candreva”.

Un sistema, come informa “La Gazzetta dello Sport”, reso possibile in virtù di un pallone “connesso”, un sensore installato nella sua camera d’aria che invia dati 500 volte al secondo a un’intelligenza artificiale che li elabora comunicandoli poi in tempo reale alla sala VAR. Se linee e momento dell’impatto con il pallone saranno definiti dal sistema, sarà sempre il “fattore umano” ad avere l’ultima parola sull’ok.

Tuttavia, restano da discutere alcuni aspetti tra cui l’uniformità di giudizio: tema su cui Il Presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, e Alfredo Trentalange, numero 1 dell’Associazione Italiana Arbitri, discuteranno in una riunione convocata d’urgenza, probabilmente in calendario già in settimana.