Mario Balotelli è finito al centro di una nuova polemica per un video: la risposta del Sion non si è fatta attendere.
Balotelli ha da poche settimane lasciato l’Adana Demispor per sposare il progetto elvetico del Sion. L’attaccante italiano è stato di recente immortalato in un video durante una serata alquanto particolare. Sarebbe uscito da un locale, probabilmente ubriaco, con tanto di immagini diventate subito virali. 
Mario Balotelli ha comunque deciso di non commentare la vicenda, ma il club non si è tirato indietro e ha parlato con un comunicato che non lascia più alcun dubbio. Le scelte vanno prese e anche in questo caso il Sion non si è tirato indietro. Tutto stupisce in questo caso e nulla sconvolge più di tanto.
Mario Balotelli e la novità del Sion, il commento del club
La società si è subito mossa per chiarire quanto emerso sui social network. Le parole del club non tardano ad arrivare e mettono in chiaro quanto avvenuto a Losanna. “L’FC Sion ha appreso con stupore diversi articoli che trasmettevano un video del nostro giocatore Mario Balotelli a Losanna e voci che indicavano che non avrebbe dato più notizie al suo club. Dopo la grande vittoria contro il leader del Saint-Gallois la scorsa settimana, gran parte della squadra si è recata nella capitale vodese per celebrare questo successo“, ha chiaro il Sion.
La società elvetica parlato di un principio di bronchite, da qui la necessità di un consulto medico e conseguente prescrizione di antibiotici. Non ci sarà ovviamente per la gara della Coppa di Svizzera contro il Rapperswil. In ogni caso, comunque, emerge un altro dettaglio rilanciato dal club.
“L’FC Sion si rammarica che questo video abbia assunto proporzioni inutili e sproporzionate che danneggiano l’immagine del nostro attaccante. Il club ne approfitta qui per ricordare di essere molto contento dell’attuale prestazione della squadra dall’arrivo di Mario Balotelli in Vallese“, conclude la nota ufficiale. Il Sion difende il proprio tesserato e lo dice a chiare lettere senza fare troppi giri di parole.
