Napoli: primo in classifica ed entusiasmo, ma la buona notizia è un’altra

Il Napoli, in coabitazione con l’Atalanta, domina la classifica di Serie A. Eppure la notizia che fa sognare i tifosi azzurri è un’altra

L’ultima giornata della Serie A prima della pausa per la Nazionale, impegnata negli ultimi due turni di “Nations League“, ci ha riconsegnato al vertice della classifica la coppia Atalanta-Napoli in luogo del terzetto che la guidava. A salutare, per il momento, la compagnia degli orobici e degli azzurri i rossoneri, battuti a domicilio per 2-1 dagli uomini di Luciano Spalletti.

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti, allenatore SSC Napoli (LaPresse)

Se l’Atalanta, con una campagna acquisti mirata ma votata al risparmio, è la sorpresa di questo scorcio di campionato, non stupisce, invece, che il Napoli guardi tutti dall’alto: il tris Dombelè-Simeone-Raspadori calato dal patron azzurro Aurelio De Laurentiis negli ultimi giorni del mercato ha cambiato le carte in tavola facendo pendere la bilancia dei pronostici in favore degli azzurri.

E, in effetti, finora il Napoli sul campo, in Italia e in Europa, ha dimostrato di essere la compagine meglio attrezzata per succedere al Milan nell’albo d’oro della Serie A. Una rosa ampia e completa da cui mister Spalletti può di volta in volta pescare il jolly che gli risolve la partita.

Il Napoli non è più dipendente da Osimhen

Victor Osimhen
Victor Osimhen, attaccante del Napoli (LaPresse)

E’ successo anche a San Siro dove a decidere il match è stato il “Cholito” Simeone, subentrato pochi minuti prima uno spento Raspadori. Una situazione che si ripetuta altre volte in questo avvio di stagione a conferma del fatto che il Napoli, come le grandi squadre, può vantare una rosa di pari livello in tutti i suoi effettivi.

Ed è proprio questa, in fin dei conti, la buona notizia che fa sognare a occhi aperti i tifosi azzurri: il Napoli non è più dipendente dalla sua punta di diamante, Victor Osimhen, il cui discontinuo impiego, causa infortuni vari, lo ha penalizzato non poco nella corsa scudetto della passata stagione.

A certificarlo anche i numeri: i due sostituti del nigeriano, Giacomo Raspadori e Giovanni Simeone, hanno lo stesso bottino di reti, 2, di Victor Osimhen. Insomma, il Napoli ha dimostrato finora di saper vincere anche senza il suo bomber principe, il che fa ben sperare che non possa deragliare nel rush finale come nella scorsa stagione.