Inter-Roma, Mourinho espugna San Siro con nuove certezze, ma anche qualche preoccupazione: Paulo Dybala in primis.
Inter-Roma, San Siro grazia Mourinho. La squadra giallorossa espugna la Scala del Calcio con una prestazione di sofferenza e concretezza: vittoria di misura grazie a Dybala – sempre più trascinatore di questo gruppo – e Smalling. Il difensore si guadagna un altro sigillo nella classifica marcatori e nelle gerarchie della Roma. Lo Special One può pensare al futuro con tre punti in più e maggiori certezze, ciononostante è difficile cedere il passo alla serenità . Il motivo è Paulo Dybala. 
La Joya veste i panni di leader e a Milano fa la differenza: un suo colpo vale il gol del pari, ma un colpo è quello che hanno avuto i romanisti quando l’hanno visto uscire prima del tempo per via di un problema al polpaccio. Non si può dire che l’attaccante sia uscito per infortunio, il cambio era concordato. Tuttavia, l’argentino è sembrato interdetto nell’uscire e la smorfia d’incredulità mentre si toccava la gamba resta una prova eloquente: è troppo presto per stare tranquilli.
Inter-Roma, rebus Dybala: come sta l’attaccante
L’attaccante arriva da una trasferta in Argentina con la nazionale abbastanza complicata: le condizioni non erano al massimo al rientro nella Capitale. Non lo sono neanche adesso, ma Dybala resta un campione e, quindi, la disponibilità non è un problema. Preoccupa, tuttavia, il polpaccio: nei prossimi giorni verranno fatti accertamenti. Nel frattempo la Roma resta con il fiato sospeso perchè il Betis si avvicina e Dybala deve restare al meglio: tra il dire e il fare, però, c’è un responso che dovrà dare certezze esattamente come il risultato sul campo.
Dybala non è parso sofferente, ma Mourinho (che oggi in campo non c’era per squalifica) sa benissimo cosa affligge l’attaccante. I fastidi al polpaccio non durano da un giorno, l’ex Juve se li porta dietro dall’ultima parte dell’esperienza in bianconero. Esperti e tifosi sanno quanto possa essere cagionevole. Uno stop in questo momento sarebbe un fulmine a ciel sereno che la Roma intende evitare: prevenire è meglio che curare, per questo i giallorossi giocano d’anticipo. La prudenza non è mai troppa, purtroppo nemmeno la sfortuna.
