Juventus, che rimpianto: era dietro le quinte ed ora fa faville in Europa

Aumenta la lista di rimpianti per la Juventus. Un grande ex ha conquistato la sua nuova tifoseria, ed ora potrebbe lottare per il titolo.

Per nove anni la Juventus è stata un’isola felice. Perché a dispetto delle piccole sfumature, e del contrasto tra i tifosi, è difficile trovare qualche elemento (dalla dirigenza all’ultima delle riserve) che non abbia mai regalato gioie al popolo bianconero. Alcuni giocatori, addirittura, sono anche andati oltre le aspettative.

Juventus, che rimpianto: era dietro le quinte ed ora fa faville in Europa
Juventus, che rimpianto: era dietro le quinte ed ora fa faville in Europa (LaPresse)

Tutto però è cambiato quando la Vecchia Signora ha smesso di lottare per il titolo in Serie A. Una serie di scelte hanno portato a Torino degli uomini che non hanno reso al meglio, per varie ragioni. Di queste, più di qualcuna è dipesa dallo stesso ambiente juventino, non più ideale perché tutti i fiori sboccino.

Così, dopo scarsi risultati si è deciso di separarsi con qualcuno. Il cui cammino dopo l’addio, però, ha fatto sì che per la Juventus essi diventassero dei veri e proprio rimpianti. Oggi, nella lista, in cima ai pensieri dei sostenitori c’è Dejan Kulusevski, che con il Tottenham di Antonio Conte si sta togliendo enormi soddisfazioni. C’è un’altra persona, tuttavia, che si può considerare come un’occasione persa, non solo per Madama, ma per tutto il calcio italiano.

Juventus, l’ennesimo rimpianto: storia di un addio consumatosi nel silenzio

Juventus, l'ennesimo rimpianto: storia di un addio consumatosi nel silenzio
Juventus, l’ennesimo rimpianto: storia di un addio consumatosi nel silenzio (Ansa)

Tra Matthijs De Ligt, Kulusevski ed altri, sono diversi gli ex che – quando parlano del loro passato sotto la Mole – fanno pensare che nella Juventus qualcosa non sia come prima, soprattutto raffrontando le varie situazioni ai migliori club d’Europa. C’è chi, però, ha anche lavorato dietro le quinte, tanto che, quando è andato via, in pochi ne hanno parlato. Da parte sua, invece, c’è sempre stato il massimo rispetto, anche perché con la Juventus ha un legame fortissimo da praticamente 20 anni.

Parliamo, chiaramente, di Igor Tudor. Uno che da giocatore è stato parte integrante di una grande Juve, dal 1998 al 2005. E che in bianconero aveva scelto di tornare, lavorando nello staff di Andrea Pirlo, nella stagione 2020/21, ultima con in squadra anche Cristiano Ronaldo.

Una storia peraltro finita non troppo bene, non tanto nel rapporto di Tudor con la società, quanto con l’allora allenatore: Mi ha chiamato lui, insieme a Roberto Baronio ed un analista, e ci ha messo sullo stesso piano. Non era giusto,” ha raccontato tempo fa il croato, “dopotutto io sono un allenatore: ho deciso che non sarò mai più l’assistente di nessuno.

Un’intervista che ha in parte confermato i rumors secondo cui, intorno a metà stagione, ci sarebbe stato un conflitto nello staff, in seguito al quale – dopo un presunto ridimensionamento del ruolo di Tudor – i risultati sul campo sarebbero stati nettamente inferiori. A fare sì che l’ex difensore sia ora considerabile un rimpianto per la Juventus, dunque, ci sono i risultati ottenuti dall’allenatore dopo il suo addio.

Tudor, che rendimento: al Marsiglia sono pazzi di lui

Tudor, che rendimento: al Marsiglia sono pazzi di lui
Tudor, che rendimento: al Marsiglia sono pazzi di lui (LaPresse)

In un solo anno, al Verona, Tudor ha inciso in maniera visibile, portando i veneti – nella stagione 2021/22 – al nono posto, ma come quinto attacco in assoluto in Serie A. E chi pensava che il suo lavoro fosse stato facilitato dal solco lasciato da Ivan Juric nella piazza gialloblù, è stato prontamente smentito.

Perché Tudor ha ricevuto in estate la chiamata del Marsiglia, e dopo pochi mesi, in Francia, sono tutti pazzi di lui. Le 7 vittorie ed i 2 pareggi nel primo scorcio di Ligue 1 stanno permettendo alla squadra di tenere il passo del Paris Saint-Germain (che ha un partita in meno, ma può al massimo sopravanzare il Marsiglia di due punti).

Insomma, un altro lavoro egregio, i cui frutti si vedono da subito per Tudor. Che per la verità è tornato ad essere nella testa dei tifosi bianconeri, stanchi di una Juventus che non decolla alla guida di Massimiliano Allegri. Per ora, però, si può solo rimpiangere di aver valorizzato al meglio, oltre che diversi giocatori, anche l’ex assistente di Pirlo. Un allenatore che si sta dimostrando prontissimo. Con la Vecchia Signora, per la verità, non si è lasciato male, e le loro strade potrebbe tornare ad incrociarsi.