Il Napoli stravince in Champions League ma Fabio Capello non demorde e insiste lanciando una stoccata al tecnico degli azzurri Spalletti
E sono tre! In Napoli con un’altra sontuosa prestazione, alla “Johan Cruijff Arena”, si aggiudica il primo “set”, 6-1, contro l’Ajax mantenendo così la vetta del girone A di Champions League a punteggio pieno. 
Dopo il 4-1 casalingo al Liverpool, il 3-0 in trasferta contro i Rangers Glasgow, gli azzurri di mister Luciano Spalletti si prendono anche lo scalpo degli aiacidi dominando il match in lungo e in largo e impartendo una lezione di “calcio totale” a chi lo ha inventato.
Inevitabile il coro unanime di consensi per gli azzurri che hanno dato un’altra dimostrazione del fatto che in questo momento sono tra le migliori compagini in Italia e in Europa anche sotto il profilo della qualità del gioco espresso.
Napoli, bordata di Capello a Spalletti: “E’ una recita”
E’ un Napoli, dunque, che vince, che diverte, che manda in delirio i propri tifosi e che entusiasma gli addetti ai lavori. Del resto, poche volte in Champions League si è vista una squadra soggiogare gli avversari, apparsi impotenti dinanzi allo strapotere del Napoli, eppure gli azzurri di fronte avevano l’Ajax, non proprio l’ultima arrivata. Addirittura gli olandesi non perdevano in casa con uno scarto così largo dal 1964 così come nessuno mai aveva segnato 6 gol all’Ajax in Europa ad Amsterdam.
Applausi a scena aperta per il Napoli e per il suo condottiero, Luciano Spalletti, che però, nel post-partita, invece di sprizzare gioia da tutti i pori ha indossato i panni del pompiere gettando acqua sul fuoco dell’entusiasmo. Il tecnico di Certaldo, infatti, ha preferito glissare sulla scintillante prestazione dei suoi ragazzi alla “Johan Cruijff Arena” per concentrarsi già sul prossimo impegno di campionato. Domenica pomeriggio gli azzurri sono attesi dalla neopromossa Cremonese, penultima in classifica con soli tre punti racimolati in 8 partite.
Non proprio un avversario, a maggior ragione per questo Napoli, da far tremare le vene ai polsi. Ma si sa, gli allenatori di alto livello sono perfezionisti: invece di esultare per un risultato storico preferiscono evidenziare le insidie che si nascondono in un match sulla carta agevole che arriva subito dopo una strabiliante prova contro un avversario di ben altra caratura e, per di più, sul più prestigioso palcoscenico calcistico.
Atteggiamento, quasi da cane bastonato, quello del tecnico Spalletti, che non è andato giù a Fabio Capello, opinionista fisso nel salotto di Sky durante le serate di Champions League, che, infatti, ha stigmatizzato il low profile dell’ex collega bollandolo come una “recita”.
