Dzeko e la cena ai compagni per i 101 gol in A. Ma c’è chi si è spinto oltre…

Ha fatto notizia la promessa dell’attaccante nerazzurro Edin Dzeko di pagare una cena ai compagni per festeggiare i 101 gol in Serie A. Eppure qualcuno ha fatto meglio del bosniaco

Con la vittoria al “Mapei Stadium” contro il Sassuolo l‘Inter bissa la cruciale affermazione in Champions League contro il Barcellona puntellando così la vacillante panchina di Simone Inzaghi.

Edin Dzeko
Edin Dzeko, 101 gol in Serie A (LaPresse)

Mattatore di giornata il bosniaco Edin Dzeko che con una doppietta ha spento le velleità di risultato dei padroni di casa. Giornata doppiamente speciale per l’attaccante ex giallorosso. Con i due gol al Sassuolo il 36enne bosniaco è entrato nell’esclusivo club dei “centenari” della Serie A. Centouno, per la precisione, i centri di Dzeko nel massimo campionato italiano suddivisi tra la Roma, 85, e l’Inter, 16.

Un traguardo che merita di essere adeguatamente festeggiato. L’attaccante nerazzurro, infatti, ha promesso, davanti alle telecamere, che pagherà una cena a tutti i suoi compagni riconoscendo così che un attaccante, in fondo, capitalizza il lavoro di quest’ultimi e che quindi un simile risultato è anche merito loro.

Dzeko ha fatto scuola: 258 bottiglie di vino allo staff dopo il rinnovo di contratto

Jonas Hofmann
Jonas Hofmann, centrocampista del Borussia Mönchengladbach (LaPresse)

Tuttavia l’attaccante bosniaco, che ha il ricevuto il plauso di tutti per la promessa di offrire una cena ai compagni di squadra per aver sfondato quota 100 gol in Serie A, non è l’unico calciatore a segnalarsi per un gesto di generosità. Anzi, qualcuno ha fatto anche meglio del 36enne nerazzurro.

Jonas Hofmann, centrocampista del Borussia Moenchengladbach dal gennaio del 2016, ha regalato 258 bottiglie di vino allo staff del club che milita in Bundesliga, la “Serie A” tedesca, in segno di gratitudine dopo aver firmato il prolungamento di contratto fino al 2025.

Era importante ringraziare tutti per aver potuto firmare un nuovo contratto qui all’età di 30 anni. Non era scontato per me e sono felice e grato di poter essere qui. Alcuni giocatori sono senza contratto o non riescono a trovare un nuovo club a causa del coronavirus, sono grato per questo. Inoltre, non è è stato facile trovare una soluzione insieme al club. Voglio giocare a calcio il più a lungo possibile”, così ha motivato il suo cadeau il centrocampista tedesco che ha dato prova che l’ingratitudine non è una merce così rara nel dorato mondo pallonaro.