Kvaratskhelia, dalla Russia con furore: è diventato un talismano invincibile

Via dalla Russia per la guerra, la carriera di Kvaratskhelia ha conosciuto una svolta improvvisa: ora è un talismano. 

La guerra ha cambiato il destino del Napoli e di Khvicha Kvaratskhelia. Il club azzurro, con ammissione del ds Giuntoli, ha approfittato del cambio casacca del georgiano per acquistare il cartellino del calciatore.

Khvicha Kvaratskhelia
Khvicha Kvaratskhelia (LaPresse)

A seguito dell’invasione delle truppe russe in Ucraina, Kvaratskhelia ha dovuto lasciare la Premier Liga per tornare in patria, in Georgia. Non è stato l’unico giocatore in Russia costretto a cambiare i piani della propria carriera, ma sicuramente è stato bravo e fortunato a cogliere l’occasione al volo della Serie A. Così, è tornato nel suo Paese al Dinamo Batumi, ma già sapeva che sarebbe stato un ritorno provvisorio, di qualche mese. Napoli lo aspettava con ansia e curiosità.

Da quel fatidico giorno che ha lasciato Kazan, è cambiata la carriera di Khvicha Kvaratskhelia. La statistica degli ultimi sette mesi dell’attaccante azzurro è davvero incredibile.

Kvaratskhelia non lo ferma più nessuno: 30 partite senza perdere

Kvaratskhelia attaccante del Napoli
Kvaratskhelia non perde più: la statistica (LaPresse)

Qualcuno l’ha già ribattezzato Kvaradona, esagerando un po’. Il paragone con Diego Armando Maradona pesa tantissimo. Ma in effetti, dopo Lavezzi, Kvaratskhelia è il primo giocatore ad aver entusiasmato la piazza partenopea dopo il Pibe de Oro. Certamente, di campioni ne sono passati a Napoli. Cavani, Higuain, Mertens, ad esempio. Ma a differenza di questi, l’attaccante georgiano salta gli uomini come birilli, punta sempre i difensori avversari e infiamma il pubblico che vive di spettacolo, giocate, uno contro uno. Il calcio è anche questo.

Kvaratskhelia è diventato un vero e proprio talismano per il Napoli, ma non solo. Da quando ha lasciato il Rubin Kazan a fine marzo scorso, il classe 2001 non ha più perso una partita di calcio tra club e nazionale. Un vero talismano. In sette mesi ha disputato ben 30 gare ufficiali con le maglie di Napoli, Dinamo Batumi e Georgia, registrando un bottino di 23 vittorie e 7 pareggi. Numeri strabilianti. E in queste ultimi match ha segnato ben 19 reti. Una media di 0,6 reti a partita. In altre parole, ogni due gare, una marcatura.

Deve ancora crescere, Spalletti conosce bene il suo potenziale. Ha ancora qualche difetto da migliorare. Deve giocare più per la squadra, ma senza perdere quel guizzo personale che lo rende unico. L’assist a Lozano in Cremonese-Napoli dimostra che il lavoro fatto dal tecnico funziona alla perfezione. La direzione è quella giusta.