Duvan Zapata, attaccante dell'Atalanta (LaPresse)
Duvan Zapata è stato protagonista di un piccola disavventura fuori dal campo: cosa è successo con la security della banca.
L’Atalanta è sicuramente una delle grandi rivelazioni di questo inizio stagione dove si sta godendo un inaspettato secondo posto in classifica. Una partenza eccezionale anche senza Duvan Zapata, alle prese con un lungo infortunio ma ora vicino al rientro.
Negli ultimi anni l’Atalanta ha raggiunto storici traguardi ma in pochi avrebbero pensato di trovarla nelle prime posizioni dopo dieci giornate di Serie A. In particolare per l’infelice epilogo della scorsa stagione, terminata senza la qualificazione alle coppe europee.
La Dea invece ha iniziato fortissimo, cambiando pelle e giocando un altro tipo di calcio che finora sta risultando lo stesso vincente. In panchina c’è sempre Gian Piero Gasperini che tra poco ritroverà anche Duvan Zapata, protagonista di un curioso episodio fuori dal campo.
In questa prima parte di campionato il punto di forza dell’Atalanta è stata la fase difensiva come mostrano i pochi gol subiti. Un cambio di mentalità per una squadra abituata ad attaccare senza sosta, cercando di segnare di più dell’avversario.
La strategia sta funzionando ma presto serviranno i gol di Duvan Zapata, negli ultimi giorni tornato ad allenarsi col resto dei compagni. L’attaccante colombiano è fuori da oltre un mese e mezzo dopo il problema fisico subito contro il Torino lo scorso 1 settembre.
In totale ha saltato sei partite di fila e rischia di non farcela nemmeno contro la Lazio ma proverà fino all’ultimo a tornare almeno tra i convocati. Nel frattempo è stato vittima di un particolare fatto di cronaca avvenuto nel centro di Bergamo.
Nello specifico il classe ’91 è stato fermato dalla security della banca prima di entrare nella filiale. Un inconveniente per il calciatore che si stava soltanto recando a un appuntamento con il suo consulente finanziario.
Gli addetti alla sicurezza però, traditi dal suo outfit (pantalone di tuta e felpa con cappuccio), non l’hanno riconosciuto e l’hanno bloccato all’ingresso domandando “Dove pensa di andare?”.
La circostanza ha inevitabilmente colto di sorpresa Zapata che ha subito cercato di identificarsi, spiegando chi fosse e perché volesse entrare. Alla fine è servito l’intervento del responsabile di Fideuram per risolvere il malinteso e chiudere la contesa che si sta facendo più lunga del previsto: “E’ un nostro cliente ma la security non lo poteva sapere. Gli addetti stavano semplicemente facendo il loro lavoro”.
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