Ciro Ferrara (LaPresse)
Serie A, Ferrara sicuro: “Per lo scudetto il Napoli deve temere…”. L’ex difensore scherza sulla possibile vittoria in campionato degli azzurri
Il campionato di Serie A va in letargo. Una lunghissima pausa di un mese e mezzo necessaria per consentire lo svolgimento della 22/a edizione dei campionati del mondo di calcio in programma in Qatar a partire da domenica 20 novembre. La classifica, cristallizzata al termine della 15/a giornata, vede saldamente in testa il Napoli di Luciano Spalletti.
La squadra azzurra, autentica rivelazione di questo primo segmento di campionato, ha conquistato 41 punti, frutto di 13 vittorie e due soli pareggi: un dominio netto e finora incontrastato che ha consentito a Osimhen e compagni di andare alla sosta con otto punti di vantaggio sulla più immediata inseguitrice, il Milan campione d’Italia.
Ci si domanda a questo punto se la squadra di Spalletti sarà in grado di tenere questo ritmo fino al termine del campionato. Le rivali più accreditate, le solite tre grandi del calcio italiano, sognano una rimonta che ad oggi pare proibitiva.
A fare la differenza sarà questa lunghissima e forse non del tutto gradita pausa che potrebbe rimescolare le carte in tavola ridisegnando nuovi equilibri a partire dal 4 gennaio, da quando la Serie A tornerà in campo.
A margine dell’evento ‘La Partita per la Pace‘, andato in scena allo Stadio Olimpico di Roma, ha fatto un accenno al primato del Napoli Ciro Ferrara, colonna della squadra che guidata da Diego Maradona conquistò due scudetti alla fine degli anni ’80.
L’ex difensore azzurro, poi trasferitosi alla Juventus a metà degli anni ’90, intervenuto ai microfoni dell’inviato di calciotoday.it, ha scherzato sulla lotta tricolore che vede gli azzurri nel ruolo di grandi favoriti: “Il Napoli ha un solo avversario. Chi è? Non lo posso dire, non l’ho detto ieri e non lo dico neanche oggi…“.
Partita della Pace: intervista esclusiva a Ciro Ferrara – YouTube
La sensazione è che secondo Ciro Ferrara la squadra di Spalletti debba temere solo se stesso. Alla luce del vantaggio accumulato sulle rivali e della straordinaria qualità del gioco espresso in queste prime quindici giornate, Osimhen e compagni sembrano gli unici padroni del proprio destino.
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