Cerci, addio amaro alla Roma: così è stato tradito dal dirigente. L’ex attaccante di Pisa e Torino ha rivelato un curioso retroscena di mercato
E’ stato, ad un certo punto, uno degli attaccanti più richiesti sul mercato. Per un’estate, quella del 2014, Alessio Cerci cullò il sogno di approdare in una grande squadra sperando che la sua carriera sbocciasse definitivamente. Cresciuto nel settore giovanile della Roma, sembrava destinato a cadere nell’oblio quando sotto la guida di Giampiero Ventura, prima nel Pisa poi nel Torino, riemerse dall’oblio in cui era caduto disputando stagioni di altissimo livello. In particolare in maglia granata, nel campionato 2013-2014, fece letteralmente faville in coppia con un certo Ciro Immobile. 
E proprio al termine di quel campionato, l’allora 27enne attaccante di Valmontone intravide la possibilità di tornare nella Capitale come stella del calcio italiano e come fiore all’occhiello del mercato giallorosso. Ma per sua sfortuna la trattativa tra il Torino e la Roma, allora presieduta da James Pallotta, non si concretizzò sfumando quasi in dirittura d’arrivo. A distanza di quasi dieci anni da quegli eventi è lo stesso Cerci a svelare i dettagli della trattativa con il club capitolino.
La Roma, con il direttore sportivo Walter Sabatini a tirare le fila della campagna acquisti, alla fine preferì puntare tutto sull’argentino Iturbe, reduce a sua volta da una grande stagione a Verona ma che si rivelò un acquisto del tutto sbagliato. Trattato a lungo dalla Juventus, l’attaccante sudamericano si trasferì in extremis nella Capitale.
Cerci tradito dalla Roma: “Ci rimasi male, Sabatini sparì”
Di tutto questo Alessio Cerci, quasi nove anni dopo, ha raccontato la sua versione dei fatti: “Io non volevo andare via dall’Italia, ma alla fine sono stato quasi costretto a trasferirmi a Madrid. Avevo trattative avviate con Inter, Milan e Roma e proprio a tal proposito vorrei raccontare questo aneddoto che contiene alcuni dettagli inediti“. 
“Il ds Walter Sabatini, io volevo ritornare alla Roma e ho rifiutato tutte le destinazioni, è venuto a casa mia, con il mio agente, e ha voluto conoscere tutta la mia famiglia. Abbiamo fatto una bellissima chiacchierata, io avevo bisogno di tornare alla Roma. Passa qualche giorno, non si fa più sentire e successivamente leggo la notizia di Iturbe alla Roma“.
“L’ultimo giorno di mercato – chiarisce Cerci – mi sono fatto convincere e sono andato all’Atletico Madrid. A quel punto volevo rimanere a Torino ma non è stato possibile. Attenzione, ci vuole rispetto. Tu vieni a casa mia, conosci i miei genitori e non ti fai più sentire. Avrebbe dovuto almeno chiamarmi per avvertirmi. Mi sono sentito preso in giro”.
