Euro 2032 e il problema stadi in Italia, il reportage esclusivo di CalcioToday

Il dibattito sul costruire nuovi impianti o ristrutturare gli stadi italiani è entrato nel vivo. Le ultime vicissitudini legate a San Siro, i progetti di altri club e città, ma soprattutto la candidatura del nostro paese ad organizzare l’Europeo del 2032, ha riportato in prima pagina il problema. In questo reportage, abbiamo cercato di capire quali sono i problemi che bloccano i cantieri, grazie ad un’intervista esclusiva con il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, e agli interventi di altri esponenti sportivi e politici italiani.

Euro 2032 Stadi
Stadio Meazza (LaPresse)

L’Italia ha un serio problema, gli stadi“. La recente dichiarazione del vice segretario dell’Uefa, Giorgio Marchetti, ha nuovamente acceso un faro sul tema degli impianti italiani dopo la candidatura ufficiale dell’Italia per Euro 2032. Tra settembre e ottobre sapremo se saremo noi ad ospitare le partite dell’Europeo, negli stadi di Milano, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Cagliari, Genova, Bologna, Firenze, Torino e Verona, o se invece sarà scelta la Turchia come paese ospitante.

È una candidatura molto importante – ha spiegato Lorenzo Casini – come Lega di Serie A, insieme a tutte le altre componenti, siamo a sostegno e a disposizione della Federazione Italiana Gioco Calcio. È ovvio che sarebbe un’opportunità straordinaria che aiuterebbe ad accelerare molte procedure, ma come ha detto lo stesso ministro Abodi è ovvio che non può essere l’unica ragione. Ben venga Euro 2032, saremo felicissimi di ospitarlo, ma il problema stadi e infrastrutture va affrontato a prescindere dalla candidatura“.

Guarda il nostro video reportage sugli stadi italiani

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Euro 2032, il calcio italiano si affida al ministro Andrea Abodi

Euro 2032 Stadi
Andrea Abodi (Lapresse)

Gli stadi, le infrastrutture e le loro condizioni, sono la priorità per portare la Serie A a livelli ancora più alti che sono quelli che le competono – ha aggiunto il presidente della Lega Serie A – C’è anche l’istanza di avere più stadi di proprietà. Alcune società ci sono riuscite. Se allargando questo numero e ampliandolo, le procedure per i lavori possono essere più semplici quando si ha anche fare con un proprietario pubblico“.

Il tema della proprietà è importante, ma è meno urgente rispetto a quello di accelerare le procedure per il rinnovamento degli stadi di proprietà pubbliche. È molto importante che come ministro dello sport ci sia un profilo come quello di Andrea Abodi, estremamente competente, che ha potuto occuparsi direttamente di stadi come presidenza della Lega di Serie B, ma soprattutto come presidente dell’istituto di credito sportivo – ha concluso Casini – Il riscontro che ho avuto con le amministrazioni comunali e con le stesse società, è che si sentono rassicurate da questa presenza. Andrea Abodi è un valore aggiunto per quanto riguarda le infrastrutture“.