I calciatori del Benfica controllati elettronicamente
Sembra una bella notizia, almeno in apparenza. Forse lo è: addio al ritiro per i calciatori del Benfica. Non male, anche se il motivo lascia un po’ pensare. E’ una nuova via, all’insegna della tecnologia: in Portogallo, il Benfica non porta i suoi calciatori in albergo prima delle partite. Eppure si dormono lo stesso sonni tranquilli. Perché? Il motivo va ricercato sul polso dei giocatori.
Evitare cattive abitudini è possibile con un braccialetto elettronico, “simile” a quello che utilizzano i criminali. A spiegare tutto è stato l’allenatore Bruno Lage: “C’è un coprifuoco. I calciatori indossano un braccialetto elettronico per il controllo del sonno, così diamo loro l’opportunità di essere a casa propria con il loro materasso e il loro cuscino. Il giorno successivo ci si vede al mattino e l’unica eccezione è per le partite dopo gli impegni con le nazionali”, ha spiegato il tecnico. La misura è nata dopo le forti polemiche dopo la sconfitta a inizio stagione contro il Porto. Ai calciatori l’accusa di non essersi concentrati nel ritiro prepartita. “Ci sono allenatori che permettono ai giocatori di bere un bicchiere di vino alla vigilia delle partite – ha proseguito Lage – poi magari in una tazzina arriva il liquore di nascosto. Ma conta poco: la verità è che vinci e perdi in campo, non fuori”. E chissà se questo braccialetto elettronico è davvero la soluzione…
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