Pirlo: “Nel 2011 sono stato vicino alla Roma. Conte? Un genio”

Pirlo: "Nel 2011 sono stato vicino alla Roma. Conte? Un genio."

Juventus, Andrea Pirlo: “Nel 2011 potevo andare alla Roma”. Per quattro stagioni è stato il punto fermo del centrocampo della Juventus. Con la maglia bianconera, Andre Pirlo ha vinto 4 scudetti, una Coppa Italia e 3 Supercoppe Italiane. È mancata soltanto la Champions League, sfiorata nel 2015, in occasione della finale persa contro il Barcellona all’Olympiastadion di Berlino (quello stesso impianto che nel 2006 lo vide protagonista con la maglia dell’Italia nella finale mondiale contro la Francia). Prima di approdare a Torino, nel 2011, Andrea Pirlo è stato vicino alla Roma. È stato lui stesso a confessarlo durante un’intervista a Radio Radio: “Se sono stato mai vicino alla Roma? Sì, ho avuto dei contatti prima di andare alla Juventus”.

Pirlo: “Zaniolo e Tonali il futuro dell’Italia. Conte? È un genio”

Nella lunga intervista rilasciata a Radio Radio, Pirlo ha parlato anche di Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo: “Qualcosa di mio in Tonali? Qualcosa rivedo nella personalità, non nel modo di giocare. Gioca con grande tranquillità non ha paura di farsi dare la palla e di sbagliare. Poi il capello un po’ lungo”. Su Zaniolo : “Hanno entrambi un grande futuro. Zaniolo ha grande forza fisica e Tonali è più centrocampista. Sono il futuro dell’Italia”

Sull’attuale allenatore dell’Inter, Antonio Conte, Pirlo ha dichiarato: “Sicuramente il più patito di tattica. E’ un genio, dirgli che sia solo grinta è riduttivo”. Poi, l’ex centrocampista della Juve ha proseguito confessando chi è il suo modello: “Ho avuto la fortuna di avere tanti grandi allenatori nella mia carriera e quindi in un futuro cercherò di prendere un po’ da tutti. La calma di Ancelotti, la grinta di Conte e un po’ da tutti gli altri. Ho avuto questa fortuna cercherò di metterli tutti insieme per fare l’allenatore ideale”.

Sulla sua sfortunata avventura all’Inter, Pirlo ha detto: “All’Inter avevo diociotto anni e giocavo trequartista. In quel periodo però c’erano Baggio, Djorkaeff, Ronaldo… tanti super campioni. Io ero giovane e venivo dal Brescia per cui ho fatto un po’ fatica. Poi sono andato in Calabria e sono tornato all’Inter ma avevo deciso di andare a giocare di qualche altra parte per avere più spazio”.

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