Roma, Fonseca: “Mi taglierei lo stipendio per un calendario più corto”

Roma, Fonseca: "Mi taglierei lo stipendio per un calendario più corto"

Il tecnico della Roma, Paulo Fonseca, lamenta le troppe partite ravvicinate nella conferenza stampa della vigilia prima della sfida contro il Borussia Monchengladbach in Europa League. Se possiamo cambiare è importante, ma in questo momento per noi non è possibile. Se domani possiamo cambiare io cambio. Ma ora non si può” ha detto l’allenatore portoghese che non ha voluto dare indicazioni sul possibile impiego di Florenzi. “Non parlo delle mie conversazioni con i giocatori. Per domani è pronto, vediamo se giocherà o no” ha detto.

Roma, duro Fonseca: “Si giocano troppe partite”

Il problema, ha detto Fonseca, è la densità del calendario. Forte e decisa la posizione del tecnico della Roma. “Sono disposto a tutto, anche a perdere dei soldi, per guardare uno spettacolo migliore. Al momento si giocano troppe partite. Questo comporta dei problemi che impediscono alle migliori squadre di avere i migliori giocatori. Va razionalizzato il calendario per evitare questi problemi. Se fosse necessario ridursi il proprio ingaggio lo farei”.

Fonseca: “La Roma deve pensare sempre a vincere”

Comunque, la Roma deve pensare solo ai tre punti, ha spiegato il tecnico. “Questa partita è più decisiva per il Borussia. Sarà una gara diversa dall’andata. Dobbiamo pensare a domani e non all’arbitro” ha detto, glissando di fatto su una domanda a proposito del penalty inesistente che ha tolto ai giallorossi la vittoria all’andata. “Chi lavora nella Roma deve pensare sempre a vincere. Non è importante la competizione, quello che conta è vincere la prossima partita. Domani giocheremo contro una grande squadra e dobbiamo solo pensare a vincere”.

Rassicuranti le sue parole su Dzeko. “Sappiamo che è molto importante per noi. Sta giocando senza maschera, può giocare al 100% e sta bene” ha detto.

Pau Lopez: “Dobbiamo vincere giocando bene”

Alla conferenza stampa ha partecipato anche il portiere Pau Lopez. L’Europa League, ha detto, gli piace. “E’ importante per me come per tutta la squadra. Vediamo alla fine della stagione dove saremo arrivati. Siamo una squadra che sta crescendo, imparerà ancora nei prossimi 2/3 mesi. Sappiamo che dobbiamo vincere giocando bene”. Ha studiato l’italiano, ha spiegato, per riuscire a parlarlo in breve tempo. Ma non studia gli altri portieri, anche se cerca di imparare da tutti. “Al momento i due più forti per me sono Oblak e Ter Stegen“.

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