Milan, Suso: “Le critiche non mi toccano. La pubalgia mi tormenta”

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Milan, Suso: “Le critiche non mi toccano. La pubalgia mi tormenta”

Domani sera il Milan è atteso a casa della Juventus, per il posticipo della 12a giornata di Serie A. Una trasferta infelice per i rossoneri, in crisi da inizio stagione e sempre sconfitti nelle ultime stagioni. Non sarà facile invertire la tendenza e fermare la capolista, ma la squadra di Pioli ci deve provare. Per farlo potrebbe esserci un cambio di modulo e il rientro da titolare di Suso.

Proprio l’esterno spagnolo, il più criticato e fischiato dai tifosi, ha parlato ai microfoni di SportWeek di questo accanimento: “I giocatori forti si prendono le responsabilità. La gente si aspetta che questi facciano la differenza e per me non c’è problema. Sono capace di reggere la pressione e l’ho dimostrato in situazioni di difficoltà, quando ho fatto bene. Ammetto però che queste prime partite di campionato non sono state positive per me e per tutto il Milan”.

Milan, Suso: “Posso giocare trequartista, non ho bisogno di cambiare finta”

Il rendimento di Suso non è stato all’altezza, ma non si arrende: “Non devo dimostrare niente a nessuno. Le critiche del calcio esistono e ci sono anche per Ronaldo o Messi, ma non mi toccano. A nessuno piace, è il gioco delle parti. Non capisco chi viene allo stadio per insultare e offendere chi sta facendo il proprio lavoro, ma sono liberi di farlo. I fischi non mi smontano, sono sempre concentrato e continuo a provare le mie giocate finché non arrivano”

Le prestazioni di Suso sono anche condizionate da un problema fisico: “In inverno inizio a soffrire di pubalgia. Quest’anno ho sentito male all’adduttore già a settembre, per questo motivo non ho giocato contro la Lazio. E’ un problema cronico che si ripresenta ogni anno e non riesco a risolvere”.

L’ex Liverpool spiega anche la sua posizione in campo e la solita finta a rientrare: “Prima dell’inizio del campionato per tutti potevo giocare trequartista. Poi è bastata la prima partita a Udine fatta male ed è cambiato tutto. Non so il motivo, dicevano che Giampaolo mi avrebbe trasformato e stavo dimostrando di poterlo fare. Da parte mia non c’è stato un rifiuto, possono benissimo stare al centro e dietro le punte. Se devo scegliere mi piace stare più a destra, ma non ho problemi a stare più in mezzo. In tanti mi criticano per la finta sul sinistro, ma il cross di destro per Calhanoglu contro il Brescia? E il gol nel derby di tre anni fa, con doppio dribbling su Miranda in area e destro a incrociare sul palo lontano? Però se riesco a liberarmi sul sinistro, perché devo andare sul piede debole?”.

Infine Suso svela anche un retroscena di mercato: “Sono molto felice di stare al Milan, per due anni di fila ho avuto la possibilità di partire, ma non l’ho fatto. La mia volontà era quella di restare. Sono arrivato a costo zero, per questo prezzo il mio apporto è stato buono”.

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