Platini sul Var: “E’ una c..ata. Juventus? Non vivo due storie d’amore con la stessa persona”

Michel Platini commenta il Var
Michel Platini commenta il Var

L’ex presidente della Uefa, Michel Platini, ha parlato alla trasmissione Rai “Che tempo che fa” per presentare il suo libro “Il re nudo”, cogliendo l’occasione per commentare la sua completa assoluzione nella vicenda del presunto pagamento illecito ricevuto dall’allora ex presidente della Fifa, Blatter.

Il 3 volte Pallone d’Oro in merito ha detto: “Ho sofferto per un mese, poi ho pensato a difendermi. Dopo che la giustizia svizzera mi ha assolto, ora sono io a spiegare come sono andate le cose. Alla Fifa non mi volevano come presidente e sono rimasto vittima di un complotto e di un processo mediatico violento, ma la vita non è finita”. 

Platini parla di Var e Juventus

In merito a un suo possibile ritorno alla Juventus come dirigente, dopo il suo glorioso passato da giocatore ha aggiunto: “Non si vivono due storie d’amore con la stessa persona. Non ritornerò dove già sono stato in passato. In futuro voglio ancora sentirmi utile. Potrei collaborare con Agnelli all’Eca? Tutto è possibile, ho ottimi rapporti con lui”.

Sulle possibili riforme ha aggiunto: SuperChampions? Se ne parla da 15 anni, i grandi club vogliono organizzare le proprie manifestazioni perchè chi ha le competizioni ha i soldi. La prima riforma che farei io? Non possiamo lasciare le stesse persone ad organizzare e giudicare, la commissione etica è come una giustizia interna. Se ti vogliono fare fuori, come hanno fatto con me e con altri, ti fanno fuori”.

“Caso Cristiano Ronaldo? E’ una reazione umana. Non è un messaggio sbagliato per i bambini, è umano poter non accettare la sostituzione perchè lui pensava di poter risolvere la partita”, ha aggiunto l’ex giocatore francese.

Infine Platini ha concluso il suo intervento parlando anche del Var: “Non regola le cose, ma le sposta. Non si tornerà mai indietro, ma penso sia una bella c..ata“.

Leggi anche -> Var, Gravina annuncia novità: “Basta equivoci, ora control room. Arbitri spieghino gli errori”