La domenica calcistica della 15a giornata di Serie A si chiude con Bologna-Milan al Dall’Ara. È la partita del ritorno di Mihajlovic in panchina, ma anche quella che può sancire il riscatto dei rossoneri. Distratti anche dal mercato e la questione Ibrahimovic. In campo però vanno altri, su tutti Piatek e Bonaventura: uno in scadenza e l’altro sempre più oggetto misterioso quest’anno. Proprio loro trascinano il Milan in questo posticipo. Piatek, nel primo tempo, apre le danze su rigore. Sblocca la gara al 15′, a fare il bis invece ci pensa Theo Hernandez al 32′. Sempre lui sbaglia porta e fa autorete, fissando il punteggio sul 2-1 per i rossoneri all’intervallo.
Nel secondo tempo Mihajlovic non è contento: chiede una reazione ai suoi che, almeno inizialmente, tarda ad arrivare. Bonaventura allora prova a chiudere il match segnando il 3-1. L’ex Atalanta gonfia la rete al 46′. Gol subito al rientro dai rossoblù, colpo tanto decisivo quanto fatale. Anche i tifosi bolognesi appaiono sfiduciati. Rinfrancati, invece, i rossoneri che si propongono più facilmente in avanti. Ormai giocano sul velluto, con la sicurezza del doppio vantaggio. Forse il miglior Milan dell’era Pioli. A 25 minuti dal termine il Bologna prova a reagire con Skov Olsen e Palacio. In evidenza anche Svanberg, rossoneri leggermente in difficoltà ma il risultato non cambia. Ottimo l’apporto di Romagnoli nella retroguardia rossonera che sventa più d’un pericolo. Al 70′, invece, si rivede in campo Biglia al posto di Bennacer. Mihajlovic nel finale si gioca anche la carta Orsolini, proprio da una sua azione scaturisce il rigore in favore del Bologna. Sansone porta i rossoblù sul 3-2 e riapre tutto al 84′. Ultimi istanti di gara molto concitati, ma il risultato rimane invariato. Il Milan ottiene tre punti fondamentali, mentre i rossoblù escono dal campo comunque a testa alta.
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