La statua di Zlatan Ibrahimovic non trova pace. I tifosi di Malmoe sono ancora infuriati con l’attaccante svedese, colpevole di aver acquistato le quota del club rivale Hammarby. Una notizia che ha scatenato atti vandalici contro la sua scultura, posizionata di fronte allo stadio.
Dopo averla deturpata e tentato di bruciarla nelle scorse settimane, alcuni teppisti hanno provato a buttarla giù, tagliandole i piedi con una sega. Solo l’intervento della polizia ha evitato il peggio e il crollo della statua, che adesso è stato protetta da una rete più che altro per sicurezza.
Il 27 novembre scorso la statua fu vittima dei primi atti vandalici con il tentativo di darle fuoco, oltre che appendere l’asse di un water sopra un braccio e sporcarla con lo spray. I teppisti avevano scritto anche frasi razziste e insulti contro Ibrahimovic, che aveva sporto denuncia alle forze dell’ordine.
Questa mattina, come riferito dalla portavoce poliziesca di Malmoe, si è verificato il secondo episodio e l’immediata apertura di un’altra inchiesta. A supporto è intervenuto anche l’autore della scultura, Peter Linde, che ha lanciato un appello per fermare questi stupidi gesti: “E’ sport, non siamo in guerra. E’ incredibile come la gente non rispetti il fatto che Zlatan sia libero di fare ciò che vuole. Mi auguro che la statua venga riparata e chi ha compiuto questi gesti si renda conto di quanto sia stupida”.
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