Ibrahimovic al Milan, è ufficiale: l’annuncio del club rossonero

Ibrahimovic al Milan, è ufficiale: l'annuncio del club rossonero
Ibrahimovic al Milan, è ufficiale: l’annuncio del club rossonero

Zlatan Ibrahimovic è un giocatore del Milan. L’annuncio tanto atteso è finalmente arrivato, attraverso un video sul profilo Twitter del club. I tifosi rossoneri possono sognare un finale di stagione diverso.

Di seguito il comunicato ufficiale

AC Milan comunica di aver concluso un accordo per il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Zlatan Ibrahimovic. L’attaccante svedese ha raggiunto un accordo con il Club rossonero fino al termine di questa stagione, con l’opzione di estenderlo per la stagione successiva.

Ibrahimovic sarà a Milano giovedì 2 gennaio per sostenere i test medici necessari alla regolare formalizzazione dell’accordo, per poi unirsi ai nuovi compagni di squadra per i primi allenamenti. Una volta ufficializzato il contratto, verrà organizzata la conferenza stampa di presentazione, con diretta televisiva sul Club Channel “Milan TV” e sulla App Ufficiale AC Milan.

 

 

La prima esperienza in rossonero di Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic è arrivato la prima volta a Milano negli ultimi giorni d’agosto del 2010, dopo la contraddittoria esperienza nel Barcellona. Il primo anno segna 14 gol e vince lo scudetto. L’anno successivo, inaugurato con il successo in Supercoppa di Lega contro l’Inter, ne segna 28 gol e chiude da capocannoniere. Complessivamente, in rossonero ha realizzato 56 reti in 85 partite.

I due anni di Ibrahimovic al Milan

Dopo un esordio non indimenticabile, ha sbagliato un rigore a Cesena l’11 settembre 2010, segna il suo primo gol in Champions League contro l’Auxerre quattro giorni dopo. Va a segno da ex contro l‘Ajax, in campionato colpisce Lazio, Genoa, Napoli e Juventus. Si ripete anche nel derby del 14 novembre, il suo primo da ex, in cui regola antichi conti in sospeso con Materazzi per un’entrata durissima quando giocava alla Juve. Con un colpo di taekwondo lo manda in ospedale: ha aspettato il momento della vendetta per quattro anni. Ibra regala prodezze, come la rovesciata alla Fiorentina, e fa discutere: si ricorda anche la lite in allenamento con Oguchi Onyewu che, dopo la scazzottata, inizia a pregare con le lacrime agli occhi.

A gennaio 2011, il Milan acquista tra gli altri Cassano e apre una serie di 12 partite utili di fila in A. Vince il campionato ma esce negli ottavi in Champions e in semifinale in Coppa Italia.

Il suo secondo campionato in rossonero, che lo vede capocannoniere nonostante la concorrenza di Diego Milito nell’Inter, non gli regala altri trofei oltre la Supercoppa. Ibra è una macchina da gol, in campionato e in Europa. Salta per squalifica lo scontro diretto contro la Juve di Conte, quello del gol non dato a Muntari. E decisivo in Champions contro l’Arsenal negli ottavi ma non segna nei quarti: il Milan esce contro il Barcellona.

Il siparietto con Julio Cesar nel suo ultimo derby chiude di fatto la sua esperienza in Italia. l’Inter vince 4-2, la Juve conquista il primo degli otto scudetti di fila e lo svedese, il 18 luglio 2012, passa al PSG con un triennale da 14 milioni di euro a stagione.

Ma la storia sta per ripartire.

 

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