Il ds della Roma Gianluca Petrachi (Getty Images)
Altro che zona Champions: la Roma è sprofondata nel caos. Quattro sconfitte in sei partite e una marea di gol subiti ha sgretolato quella bella squadra che si era ammirata negli ultimi mesi del 2019. Nello spogliatoio giallorosso si sono aperti i processi interni, alla ricerca della causa di queste difficoltà.
Secondo La Gazzetta dello Sport, l’allenatore Fonseca e il ds Gianluca Petrachi hanno affrontato i calciatori per capire costa sta succedendo. Ma a sorpresa, tra i più contestati non c’è l’allenatore, ma il direttore sportivo. Secondo il quotidiano sportivo le ingerenze del dirigente nello spogliatoio non sono ben viste da giocatori e allenatore. Si parla anche di modi “rudi” di Petrachi, che infastidiscono i calciatori. Ma in discussione c’è anche la gestione del calciomercato: quello invernale avrebbe deluso non poco l’allenatore Fonseca. Senza Zaniolo si era aspettava un esterno d’esperienza, ma sono arrivati due giovani che probabilmente si vedranno poco. E a non convincere è la conferma di Kalinic: l’allenatore, visto il rendimento deludente dell’attaccante, si aspettava un altro giocatore. Dubbi che potrebbero essere decisivi, visto che la Roma sta cambiando proprietà: se la nuova dirigenza dovesse condividere questi malumori, Petrachi potrebbe dire addio a fine stagione. Tra le ipotesi per sostituirlo ci sono Faggiano del Parma e Andrea Berta dell’Atletico Madrid. Ma la Gazzetta ipotizza perfino Paratici, attuale ds della Juventus.
Leggi anche – Roma-Bologna, Fonseca: “Non siamo tranquilli, servono coraggio e lavoro”
Una scelta che viene fatta in tre, come viene annunciato per quanto riguarda l'addio di…
Il talento di Zion Suzuki sta iniziando a prendersi la scena nel calcio italiano: ora…
La Juventus starebbe cominciando a fare quello che non le è riuscito a dovere nelle…
Adrian Bernabé sta iniziando a prendersi la scena in Serie A: il centrocampista del Parma…
Si parla tanto di Maurizio Sarri e di quello che può accadere in Italia con…
Attaccante cercasi perché il Milan sa segnare, ma non sa chiudere le partite. E Allegri…