Serie A, le 21 regole anti-Coronavirus per giocatori, dirigenti e staff

Serie A, le 21 regole anti-Coronavirus da seguire
Serie A, le 21 regole anti-Coronavirus da seguire

La Federazione Medici Sportiva Italiana ha suggerito 21 regole che i giocatori, anche di Serie A, dovranno seguire per cercare di combattere il Coronavirus. Le manifestazioni sportive in Italia si giocheranno a porte chiuse fino al 3 aprile prossimo, ma la prevenzione anche all’interno dei campi di allenamento o negli spogliatoi, sarà fondamentale.

La lista di norme consegnata dalla FMSI non dovrà essere seguita solamente dai calciatori, ma anche da dirigenti, lo staff e gli addetti ai lavori che fanno parte delle numerose società calcistiche presenti nel nostro paese.

Serie A, le 21 regole contro il Coronavirus

Le regole consegnate sono 21 e contengono anche consigli sui comportamenti o le azioni da seguire per evitare il contagio, o nel caso in cui vengano avvertiti i primi sintomi del Coronavirus.

  1. Non bere dalla stessa bottiglietta, borraccia, bicchiere né in gara né in allenamento, utilizzando sempre bicchieri monouso o una bottiglia personalizzata, e non scambiare con i compagni altri oggetti (asciugamani, accappatoi, ecc.).
  2. Non mangiare nello spogliatoio
  3. Vestiario: riporre oggetti e indumenti personali nelle proprie borse, evitando di lasciarli esposti negli spogliatoi o in ceste comuni.
  4. Fazzoletti di carta: buttarli subito negli appositi contenitori. Lo stesso per altri materiali usati come cerotti, bende, ecc.
  5. Lavarsi le mani il più spesso possibile. Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono decisivi per prevenire l’infezione. Le mani vanno lavate con acqua e sapone per almeno 20 secondi e poi, dopo averle sciacquate accuratamente, vanno asciugate con una salvietta monouso; se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol al 60%.
  6. Servizi igienici: evitare di toccare il rubinetto prima e dopo essersi lavati le mani, ma utilizzare salviette monouso per l’apertura e la chiusura dello stesso.
  7. Dispenser e disinfettante: favorire l’uso di dispenser automatici con adeguate soluzioni detergenti disinfettanti, sia negli spogliatoi, sia nei servizi igienici.
  8. Non toccarsi gli occhi, il naso o la bocca con le mani non lavate.
  9. Tossire nel braccio: coprirsi la bocca e il naso con un fazzoletto o con il braccio, ma non con la mano, qualora si tossisca o starnutisca.
  10. Cambiare l’aria di tutti i locali il più spesso possibile.
  11. Disinfettare tavoli, sedie, rubinetti tavoli, panche, attaccapanni, pavimenti, maniglie, docce e servizi igienici con soluzioni disinfettanti a base di candeggina o cloro.
  12. Cosa fare contro il Coronavirus in piscina: in caso di attività sportiva in vasca, richiedere un costante monitoraggio dei parametri chimici (cloro o altre soluzioni disinfettanti) e dei parametri fisici (fra cui il pH o la temperatura, che influisce sul livello di clorazione).
  13.  Cosa fare ai primi sintomi: gli atleti che manifestino sintomi evidenti di infezione respiratoria e/o febbre devono immediatamente abbandonare il resto della squadra e isolarsi. Bisogna avvisare il medico sociale nelle squadre professionistiche o il responsabile medico della federazione nei raduni federali. In tutte le altre categorie, l’atleta deve rivolgersi telefonicamente al proprio medico curante (Medico di medicina generale per gli adulti, Pediatra di libera scelta per i minori).
  14. Vaccinarsi contro l’influenza in modo da rendere più semplice la diagnosi e la gestione dei casi sospetti. Da monitorare la sintomatologia gastro-intestinale (non necessariamente tipica).
  15. Contatti a rischio: informarsi dagli atleti e dal personale societario se ci sono stati eventuali contatti in prima persona o all’interno del proprio ambito familiare con persone rientrate da zone a rischio o in quarantena.
  16. Effettuare screening medico-sportivo per l’individuazione di soggetti potenzialmente a rischio immunitario o con sintomatologia.
  17. Raduni delle nazionali: in caso di raduni nazionali, prevedere sempre la presenza di un Medico di Federazione che possa valutare clinicamente tutti i partecipanti, identificando eventuali soggetti a rischio e adottando le più idonee misure di isolamento.
  18. Medici sociali: monitorare con attenzione i Paesi verso cui si è diretti o da cui si rientra, secondo le indicazioni del Ministero della Salute. La FMSI ha istituito un collegamento diretto per tutti i Medici Federali per un più efficace coordinamento delle informazioni.
  19. Evitare premiazioni o altre forme di contatto con il pubblico (es. club o manifestazioni varie).
  20. Il rischio delle interviste: utilizzare un unico microfono nelle interviste da disinfettare ogni volta (quindi non vari microfoni tenuti in mano dal giornalista).
  21. Evitare i tifosi: uscire dallo stadio in bus della squadra o su auto privata evitando contatto fisico con tifosi.

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