Coronavirus, gli incoscienti tentativi di aggirare i divieti: dalla braciolata alla cocaina e altro ancora

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Coronavirus, gli incoscienti tentativi di aggirare i divieti

Il Decreto del Presidente del Consiglio di lunedì 9 marzo sull’emergenza Coronavirus ha decretato la limitazione delle possibilità di circolazione per i cittadini in tutta Italia se non per motivi di lavoro, salute e altre esigenze opportunamente giustificate nel modulo di autocertificazione che deve essere esibito agli eventuali controlli di polizia.

Giorno dopo giorno, dall’emanazione del decreto sono aumentate le denunce a carico di quei cittadini che, incuranti delle disposizioni, sono incappati in quello che è a tutti gli effetti un reato perseguibile penalmente. Le motivazioni di alcune infrazioni sono davvero folli, surreali, indizio inequivocabile di una noncuranza assoluta della grave situazione che tutta Italia sta vivendo. Di seguito, ve ne elenchiamo alcune delle più incoscienti.

Una cena dagli amici

Martedì 10 marzo, a poco meno di 24 ore dall’emanazione del Decreto, i carabinieri hanno fermato, a Roma, un ragazzo di 23 anni in scooter. Alla richiesta degli agenti di fornire la certificazione attestante lo spostamento, il ragazzo si è giustificato affermando di essere diretto a una cena dagli amici. Multa e denuncia inevitabile.

La Braciolata all’Università

La notizia è stata riportata stamane dal Messaggero.it . Stamane a Roma, i vigili urbani e i carabinieri sono intervenuti in via Don Carlo Gnocchi dove, nel parco dell’Università Cusano Campus, era in corso un ritrovo piuttosto affollato di ragazzi con tanto di barbecue. Non sappiamo quale sia stato l’epilogo. Il Messaggero, infatti, riporta che, dopo il controllo, vigili e carabinieri sono andati via con i cancelli dell’Ateneo chiusi.

Un’altra festa tra universitari

Un gruppo di studenti della John Hopkins University è stato sorpreso durante una festa organizzata a Bologna. L’evento, in corso in tarda serata, è stato segnalato da alcuni residenti. Per i tutti i partecipanti è scattata la denuncia a piede libero

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Coronavirus, italiani sempre pronti ad aggirare disposizioni

Alla ricerca disperata di .. Cocaina

Da Nord a Sud non sono state poco le segnalazioni di persone che hanno aggirato i divieti per procurarsi o spacciare dosi di cocaina. Un 55enne di Napoli, sorpreso nel controllo, si è giustificato dicendo che stava recandosi in un’agenzia assicurativa per dei preventivi. L’agenzia citata si è rivelata poi inesistente. L’uomo, in realtà, era uscito per comprare stupefacenti.

A Trento un tunisino è stato arrestato mentre effettuava consegne di cocaina a domicilio. A Misano, due albanesi, sono stati fermati a bordo della loro auto con alcune dosi di cocaina pronte per essere spacciate. Sono questi sono alcuni dei casi in un elenco che verosimilmente sarà destinato ad aumentare anche nei prossimi giorni.

Prostitute, tra clienti e difesa del proprio “lavoro”

A Zingonia, un disoccupato 39ene è stato fermato fuori dal proprio comune di residenza. L’uomo non ha accampato scuse. Era uscito per appartarsi con una prostituta. A Ravenna, una prostituta è stata denunciata due volte per la violazione dell’obbligo. La donna si è giustificata con i carabinieri affermando che, stando in strada poteva continuare a provvedere al proprio sostentamento

Giro in motorino con incidente

Poteva costare carissimo il mancato rispetto del divieto a un turista lombardo che, incurante del divieto di allontanarsi dal luogo di residenza, si è recato in Sardegna nell’Isola di San Pietro. Dopo aver infranto il primo divieto, l’uomo ha continuato a non rispettare le limitazioni e si è concesso un giro in scooter conclusosi con un incidente e trasporto in elicottero in ospedale. Sottoposto al tampone, è risultato negativo. Terminata la convalescenza se ne tornerà in Lombardia con una denuncia a carico. La vicenda è stata riportata da Sardiniapost.it

Insomma tanto da raccontare e poco da stare da allegri con la quasi certezza che queste storie continueranno ad aumentare nei giorni avvenire.

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