Serie A, polemica sulla ripresa degli allenamenti: gli scenari

La Serie A è sospesa a causa del Coronavirus. La pandemia ha messo in ginocchio tutto il mondo, comprendendo anche il calcio. Da Rugani a Matuidi, passando per Cutrone e Vlahovic, questi sono soltanto alcuni dei giocatori che hanno contratto il virus in queste settimane.

Come i campionati, anche gli allenamenti sono stati sospesi per evitare l’espansione del contagio e seguire così le direttive governative in un momento di massima emergenza nel nostro paese. Sulla data di ripresa, però sono nate numerose polemiche e scontri a distanza tra alcuni esponenti dei club.

Serie A, la possibile data di ripresa per gli allenamenti

La scorsa settimana tutte le squadre di Serie A hanno deciso di sospendere ogni attività a causa del Covid-19, indicando (non sempre) una data provvisoria per la ripresa classica degli allenamenti. Proprio in merito a quest’ultima si sono creati i maggiori conflitti.

Secondo la Gazzetta dello Sport, il presidente della Lazio, Claudio Lotito e quello del Napoli, Aurelio De Laurentiis, avrebbero spinto per riprendere gli allenamenti già il prossimo lunedì. Il patron partenopeo aveva anche pensato di portare la squadra in ritiro in un luogo isolato per preservarla dal pericolo Coronavirus. Un’idea tramontata, perchè per i giocatori la priorità era stare vicino alle famiglie.

A scontrarsi con i due presidenti, c’è l’amministratore delegato dell’Inter, Giuseppe Marotta. Il dirigente nerazzurro non è intenzionato a tornare in campo prima del 3 aprile, ricevendo l’appoggio di altre società e della Federazione dei medici. Un rientro a partire dal 4 aprile sarà discusso nell’assemblea dei club di domani e potrebbe diventare ufficiale.

La scelta privilegia l’equità di preparazione: tutte le squadre di Serie A riprenderebbero le attività fisiche nello stesso momento, arrivando nella medesima forma fisica al ritorno in campo. Resta massima l’attenzione anche sulle novità dal Governo, con la possibilità che venga ufficializzato un nuovo Decreto, che modificherebbe obbligatoriamente la scelta delle società calcistiche.

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