Coronavirus, ESCLUSIVO Avv. Afeltra: “Giocatori obbligati ad allenarsi. Taglio degli stipendi ecco la legge. Su Pjanic e Khedira…”

Cristiano Ronaldo (Getty Images)
Cristiano Ronaldo (Getty Images)

La Serie A al lavoro su più fronti, condizionata dall’emergenza Coronavirus. In primis gli allenamenti.: la Lazio pare intenzionata a riprendere lunedì prossimo, contrari gli altri club. Di questo, ma anche del possibile taglio degli stipendi ai calciatori, ha parlato in ESCLUSIVA a CalcioToday.it l’avvocato Roberto Afeltra, uno dei massimi esperti di Diritto sportivo

Avvocato, in Serie A la Lazio è l’unica società intenzionata a far riprendere gli allenamenti tra tre giorni. Cosa dice la legge in merito?

“Le società hanno la possibilità di riprendere gli allenamenti perché non è vietato, l’importante è rispettare le regole di sicurezza e di distanza tra una persona e l’altra legate  all’emergenza Coronavirus. La violazione avviene solo nel caso in cui vengano fatti dei controlli e verifichino che queste misure non vengono adottate. In questo contesto s’inserisce un’ordinanza del Comune di Formello con cui vieta ogni attività sportiva, quindi la Lazio deve andare in un altro posto se vuole allenarsi”.

L’Assocalciatori in ogni caso è contraria a riprendere lunedì prossimo e starebbe meditando d’impugnare il contratto collettivo. Giuridicamente è possibile?

“Il calciatore è obbligato a rispettare il contratto collettivo nazionale di lavoro quindi ad allenarsi, ma devono pretendere il rispetto delle regole legate all’emergenza Coronavirus, di cui ho parlato sopra. Se questo non avviene, loro possono rifiutarsi”.

In queste ore si sta parlando di Pjanic e Khedira che hanno rotto la quarantena in cui era la Juventus per raggiungere i loro Paesi. Rischiano qualcosa?

“Certo. A differenza di Higuain che è volato in Argentina per assistere la madre malata, gli altri due non avevano una motivazione e sono andati via volontariamente. Se tutto questo verrà accertato, Pjanic e Khedira hanno violato la legge e rischiano una pena che va da uno a 5 anni di reclusione. Più che il permesso del club, a me stupisce il fatto che siano riusciti a lasciare l’Italia”.

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Coronavirus, Afeltra su taglio degli stipendi ai calciatori e nuove regole

Damiano Tommasi (Getty Images)
Damiano Tommasi (Getty Images)

Altro nodo legato ai calciatori è il taglio degli stipendi, vista la situazione di grave emergenza che farà perdere tanti soldi alle società…

“Secondo la legge il compenso pattuito tra giocatore e club non è rivisibile per legge, tanto più in questo caso in cui lo stop del campionato è dovuto a cause di forza maggiore. Il taglio degli stipendi può avvenire o con un accordo tra le parti o attraverso l’imposizione del Governo, attraverso varie modalità”.

A quanto potrebbe ammontare la riduzione degli stipendi?

“La riduzione può avvenire in qualsiasi modo. Sicuramente il taglio dovrebbe incidere  molto di più sui compensi elevati e non su chi guadagna 39.000 euro lordi all’anno, la media dei giocatori italiani. La maggior parte di questi, ricordo, sono nelle leghe minori”.

Dopo questa emergenza secondo lei cambierà la posizione del calciatore rispetto alle  società?

“Io mi auguro che tutte le componenti del calcio riscrivano le regole. In primis devono creare una figura diversa del lavoratore sportivo che non sia totalmente dipendente e nemmeno del tutto autonomo. In questo modo avremmo un abbassamento dei costi, sgravi per lo Stato sotto il profilo pensionistico e quindi la possibilità di gestire meglio le risorse economiche”.

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