Serie B, Paleari si oppone al taglio stipendio e cita Ronaldo: “Noi paghiamo l’affitto…”

Alberto Paleari contro il taglio stipendi e cita Ronaldo
Alberto Paleari contro il taglio stipendi e cita Ronaldo

Il calcio italiano è stato travolto dall’emergenza Coronavirus, che ha portato le massime cariche governative e sportive a prendere decisioni drastiche sulla stagione 2019/20. La sospensione dei campionati fino a data da destinarsi comporterà una perdita economica di centinaia di milioni di euro e, nel caso non si dovesse più scendere in campo, il danno diventerebbe ancora più alto.

Tra i temi più caldi in questi giorni, c’è anche quello relativo al taglio degli stipendi dei calciatori. Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha promosso questa soluzione in un’intervista rilasciata due giorni fa a “Il Giornale”: “Poiché stiamo attraversando un’emergenza storica, una crisi mai vissuta prima, se non durante la seconda guerra mondiale, la realtà esige provvedimenti che rispondano ai criteri della solidarietà e della sopravvivenza del calcio. Le resistenze, in materia, non sono consentite”.

Paleari contro il taglio stipendi e nomina anche Ronaldo

A sfavore di questa soluzione c’è Alberto Paleari, portiere del Cittadella, portavoce di un’opinione potenzialmente condivisibile da numerosi calciatori che non militano in Serie A e i cui stipendi sono sicuramente meno cospicui rispetto a coloro che giocano nella massima serie.

Nella trasmissione “Rigorosamente Cittadella” su “Telechiara“, l’estremo difensore del club di Serie B ha dichiarato: “Se si dovesse trattare di ritardare gli stipendi per un mese e di riceverne uno doppio, allora direi di sì senza problemi. Se invece di trattasse di spalmarmi lo stipendio allora in tutta onestà direi di no.

Cristiano Ronaldo citato da Paleari nel discorso sugli stipendi
Cristiano Ronaldo citato da Paleari nel discorso sugli stipendi

Poi ha proseguito: “Non siamo tutti come Cristiano Ronaldo in Serie A, che se gli tolgono due mesi di stipendio non va di certo in difficoltà, se lo fanno con noi è un problema perchè ci viene a bussare il padrone di casa a reclamare l’affitto. Credo che serviranno due pesi e due misure”. 

Resta dunque molta incertezza sul futuro del campionato italiano e sul tema degli stipendi. I club continuano a discutere sull’ipotetica data di rientro in campo, con annessi litigi tra presidenti, mentre si monitora costantemente lo sviluppo del Coronavirus nel nostro paese.

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