Coronavirus, Percassi: “Tragedia assurda ma Bergamo non molla”

Coronavirus, Percassi: "Tragedia assurda ma Bergamo non molla"
Coronavirus, Percassi: “Tragedia assurda ma Bergamo non molla”

La città di Bergamo martoriata dall’epidemia Coronavirus: uno strazio per le altre province e la Lombardia. La regione più colpita dall’emergenza. L’Atalanta ha cercato di portare un po’ di sorrisi, regalando un traguardo storico: quei quarti di finale di Champions League, che tuttavia non si sa se e quando si giocheranno. Eppure, le imprese della squadra di Gasperini hanno donato qualche lampo di felicità ai bergamaschi, e l’obiettivo del presidente nerazzurro Percassi è di tornare a far sorridere i suoi tifosi quanto prima. “Sto vivendo molto male questa situazione – spiega il presidente dell’Atalanta a Rtl 102.5questo virus ci sta portando via la nostra generazione più bella, e ora sta colpendo anche i giovani”.

Coronavirus, Percassi: "Tragedia assurda ma Bergamo non molla"
Coronavirus, Percassi: “Tragedia assurda ma Bergamo non molla”

Percassi: “Periodo durissimo, ma il popolo di Bergamo non mollerà”

Il numero uno nerazzurro racconta il dramma vissuto da vicino: “Abbiamo avuto otto persone che lavorano con l’Atalanta contagiate – spiega Percassi questa è una bomba sanitaria, sta diventando una guerra mondiale. Le immagini dei camion dell’esercito davanti al cimitero non le dimenticherò mai. Resterano sempre nei cuori di noi bergamaschi”. Il presidente della Dea invita i suoi concittadini a non mollare: “Dobbiamo resistere: siamo abituati così, a non mollare. Forse la gente bergamasca è un pochino chiusa, ma anche tanto generosa. Il ringraziamento va ai medici e agli operatori sanitari che stanno facendo di tutto per aiutare la popolazione: sono davvero degli eroi”. Ma un pensiero Percassi lo rivolge anche al calcio, a quelle emozioni che forse il pallone potrà continuare a dare. Quel gioco di alto livello che la sua Atalanta ha espresso fino all’interruzione dei campionati: “Da quando siamo tornati alla guida della società è stato un crescendo di emozioni. Siamo passati dalla Serie B ai nove campionati di fila in Serie A, poi l’Europa League e infine tra le migliori otto squadre della Champions League. E’ stato bellissimo arrivare ai quarti e ricordo con emozione l’immagine della squadra che dedicava la vittoria alla città di Bergamo”.

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