Coronavirus, ESCLUSIVO Zoff: “Difficile la ripresa dei campionati. Sul taglio degli stipendi l’Aic dia indicazioni”

Dino Zoff e Sergio Mattarella (Getty Images)
Dino Zoff e Sergio Mattarella (Getty Images)

Il mondo del calcio continua a discutere sulle misure da adottare per arginare la crisi innescata dall’emergenza Coronavirus. Oggi potrebbero arrivare notizie importanti dalla Uefa, riunita in video conferenza con le leghe europee. Di questo, della ripresa dei campionati e del taglio degli stipendi dei calciatori ha parlato in ESCLUSIVA a CalcioToday.it Dino Zoff, una delle leggende del calcio italiano, capitano della Nazionale campione del Mondo a Spagna ’82

Situazione drammatica per questa emergenza Coronavirus

“Un’emergenza che sta bloccando il Paese e in generale il mondo intero”. 

Il calcio intanto s’interroga sulla ripresa dei campionati. Qualcuno vorrebbe ripartire a tutti i costi, altri bloccherebbero la stagione. Lei da che parte sta?

“In questa situazione non ci si può schierare perché dipende tutto dalla pandemia. L’auspicio sarebbe di portare a termine il campionato, ma solo se questo virus sarà stato sconfitto. E’ inutile insistere con la ripresa, se non ci sono certezze. Al momento sembra difficile che si possa ripartire”.

Nel caso in cui non si potesse riprendere la stagione, assegnerebbe lo scudetto?

“Sarebbe un grosso problema. Non credo sia giusto assegnarlo vista la classifica”.

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ESCLUSIVO Zoff su taglio degli stipendi dei giocatori e aiuti al calcio

Rispetto al taglio degli stipendi ai calciatori qual è il suo pensiero?

“Io risolverei tutto tramite con un accordo generale. L’Aic dovrebbe dare delle indicazioni poi se ne discute con i club. Ovviamente ai fini dei tagli bisognerebbe fare distinzione tra i vari ingaggi”.

Quindi secondo lei i calciatori della Juventus hanno sbagliato a trovare un accordo con la società?

“No. Se una società può andare oltre va bene, anche se partirei sempre da una base di accordo generale”.

E’ giusto che il Governo intervenga in aiuto del calcio?

“Il Paese sta attraverso un momento difficile in tutti i settori e dopo questa pandemia bisognerà fare delle profonde riflessioni. Il calcio sicuramente è un settore che produce ed è giusto che venga aiutato. Magari ci sarà anche l’intervento della Fifa, visto che la crisi è mondiale”.

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