Taglio stipendi, ESCLUSIVO Calcagno (Aic): “Proposta vergognosa. I club vogliono speculare sull’emergenza”

Umberto Calcagno con Simone Perrotta (Getty Images)
Umberto Calcagno con Simone Perrotta (Getty Images)

Scontro tra Lega di Serie A e Aic sul taglio degli stipendi. I club hanno raggiunto un accordo che prevede la riduzione di 2 mensilità su base annua qualora la stagione ripartisse, 4 invece se l’emergenza Coronavirus imponesse lo stop definitivo. Proposta bocciata con durezza dal sindacato dei calciatori. Ne ha parlato in ESCLUSIVA a CalcioToday.it l’avvocato Umberto Calcagno, vicepresidente dell’Assocalciatori

Avvocato, l’Aic respinge con forza la proposta dei club di Serie A. Perchè?

“Non c’era bisogno di riunirsi per capire che non si vuole pagare. E’ una proposta inaccettabile, una mancanza di rispetto verso i calciatori. C’è la volontà da parte dei club di sfruttare l’emergenza Coronavirus e speculare su questa situazione. E’ troppo facile dire che tutti devono fare la loro parte e poi chiederla solo ai calciatori”. 

Rispetto a questa proposta lei ha usato il termine vergognosa. Non crede sia troppo forte come aggettivo?

“No, è vergognosa perché c’è l’intento di mettere i calciatori in cattiva luce. In un momento di difficoltà la demagogia che si fa sugli stipendi di chi certamente è più fortunato e bravo di tante persone, è un aspetto da non sottovalutare nella strategia delle società. Questo si ritorcerà contro tutto il mondo del calcio e fa fare una brutta figura ai presidenti”.

Qual è la proposta dell’Aic?

“La nostra proposta non può essere unitaria perché le situazioni all’interno della Serie A sono le più disparate. Squadre come la Juve hanno giocatori non in scadenza di contratto, invece sì. Non esiste un vero accordo in seno alla stessa Lega e anche se ci fosse, nessuno avrebbe l’obbligo di aderirvi, perché non lo prevede la legge. Noi possiamo dare una traccia, poi bisogna esserci l’accordo all’interno dei vari club come ha fatto la Juventus. Le situazioni cambiano se si riprende o meno”.

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Serie A, ESCLUSIVO Calcagno su contratti, ripresa campionati e aiuti alle serie minori

Damiano Tommasi (Getty Images)
Damiano Tommasi (Getty Images)

C’è il rischio che alcuni giocatori mettano in mora le società, chiedendo lo scioglimento anticipato dei contratti?

“Credo di sì, soprattutto se, come mi risulta, ci sono alcune società che devono pagare ancora le mensilità di gennaio e febbraio”.

Ripresa degli allenamenti e dei campionati, qual è il suo pensiero?

“Questa è la cosa seria sulla quale ragionare. Con la federazione dei medici sportivi abbiamo fatto un lavoro preliminare. Le tempistiche le detterà il virus e noi dobbiamo farci trovare pronti. Potremmo completare i campionati a fine luglio o nei primi di agosto. In ogni caso bisogna terminare prima questa stagione, poi pensare alla prossima”.

Le serie minori stanno subendo più di tutte questa emergenza…

“Sì. Il consiglio dell’Aic ha deliberato di mettere somme in un fondo solidaristico, anche la Serie A deve fare la sua parte, senza dimenticare il calcio femminile, il calcio a 5. Abbiamo chiesto che venga versato un 10% in questo fondo”.

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