Messico, niente promozioni dopo il lockdown: la decisione fa discutere

Messico, il coronavirus ferma il Torneo de Ascenso. Il presidente della Liga MX, Enrique Bonilla, ha congelato promozioni e retrocessioni per i prossimi cinque anni

Messico, niente promozioni dopo il lockdown: la decisione fa discutere
Messico, niente promozioni dopo il lockdown: la decisione fa discutere

Anche il Messico è alle prese con l’emergenza coronavirus. Sono quasi 8mila le persone contagiate, poco più di 600 i deceduti e circa 2000 guariti. Una situazione, questa, che inevitabilmente ha avuto delle ripercussioni anche nel mondo del calcio, fermo ormai da più di un mese. Come comunicato dal presidente della Liga MX, Enrique Bonilla, per i prossimi cinque anni saranno sospese promozioni e retrocessioni del Torneo de Ascenso (seconda divisione messicana). Ma non è tutto. Il danno economico provocato dallo stop forzato delle competizioni è stato ingente. Per questo motivo, la federazione messicana metterà a disposizione delle 12 squadre della seconda divisione un fondo di 60 milioni di pesos (l’equivalente di circa 2 milioni e 300mila euro).

Leggi anche -> Coronavirus, ipotesi Fase 2: cosa potrebbe cambiare dal 4 maggio

Messico, Torneo de Ascenso: niente promozioni e retrocessioni per 5 anni

Messico, Torneo de Ascenso: niente promozioni e retrocessioni per 5 anni
Messico, Torneo de Ascenso: niente promozioni e retrocessioni per 5 anni

Una scelta, questa, che ha suscitato diverse polemiche. L’attaccante dei Los Angeles FC, Carlos Vela, per esempio, su Twitter ha scritto: “senza promozioni e retrocessioni non può esserci sviluppo”. Nonostante le smentite dei vertici delle due leghe, la chiusura anticipata della seconda divisione messicana, ha alimentato l’ipotesi di una fusione tra Liga MX e MLS. L’idea di creare un unico campionato nordamericano non è nuova. Il verificasi di questo episodio straordinario potrebbe essere un motivo in più per approfondire il progetto.

Leggi anche -> Coronavirus, Fase 2: “Addio a strade e mezzi affollati”, altra mazzata per il calcio?