Il sottosegretario alla Cultura, Oliver Dowden, chiede la diretta tv in chiaro degli incontri di Premier League che si giocheranno a porte chiuse per il coronavirus 
Il dibattito sul calcio in televisione non è esclusiva dell’Italia. Il desiderio di modificare la normativa sui diritti tv, vista l’eccezionalità della pandemia e delle sue conseguenze, non riguarda soltanto la Serie A. La stessa questione è infatti al centro delle considerazioni sul futuro immediato della Premier League.
Il campionato inglese, il più ricco del mondo, ha già ricevuto interamente i proventi della vendita dei diritti televisivi, e dovrebbero restituire circa 900 milioni di euro se il campionato dovesse essere definitivamente annullato. Se invece dovesse riprendere, si giocherebbe a porte chiuse.
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Premier League, la proposta di Dowden
Proprio per questo, il sottosegretario alla Cultura Oliver Dowden ha lanciato la proposta di trasmettere in chiaro le partite, al momento della ripresa del campionato. Dowden, infatti, teme assembramenti nelle case con tutti i rischi del caso.
Per arrivarci, però, bisognerebbe superare i limiti del bando che assegna i diritti di trasmissione del campionato a Sky Sports e BT Sport, due pay-tv che trasmettono un terzo delle partite della Premier League. Non è infatti consentita la trasmissione in diretta degli incontri che si disputano il sabato pomeriggio.
Il sottosegretario sostiene che, alla ripresa del campionato, la gente potrebbe ammassarsi nelle case di parenti e amici abbonati per vedere le partite, alzando il rischio di contagio. Da qui la richiesta che vengano trasmesse, almeno in parte, in chiaro.
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