Partite truccate in Spagna, coinvolte Betis e Osasuna: sette arresti

Partite truccate: cinque ex dirigenti della Osasuna e due ex giocatori del Betis Siviglia sono stati arrestati per un caso di match fixing durante la Liga 2013-14.

Cinque ex dirigenti dell’Osasuna e due ex giocatori del Betis Siviglia sono stati arrestati per un caso di match fixing durante la Liga 2013-14.Secondo il tribunale, è la prima condanna in Spagna per un caso di match-fixing.

Al termine di quella stagione, secondo i giudici l’Osasuna avrebbe pagato 650 mila euro al Betis per truccare il risultato di due partite in modo da evitare la retrocessione in seconda divisione.

Scandalo partite truccate in Spagna

L‘Osasuna, spiegano i giudici, ha pagato gli andalusi del Betis due volte. La prima, per 400 mila euro, perché battessero il Valladolid alla penultima giornata di campionato. La seconda perché perdessero lo scontro diretto all’ultima.

Il Betis ha effettivamente battuto il Valladolid 4-3 e perso 2-1 contro l’Osasuna, che però è comunque retrocesso in seconda divisione.

La sentenza ha punito l’ex dirigente del club di Pamplona, Angel Vizcay, con una condanna a otto anni e otto mesi di carcere per frode sportiva, appropriazione indebita e falsificazione di documenti e conti. E’ la sanzione più dura nella sentenza.

Gli ex giocatori del Betis Antonio Amaya e Xavi Torres sono stati condannati a un anno di reclusione, a pagare una multa di 900.000 euro e ad uno stop dal calcio di due anni. Condannati anche l’ex presidente del club di Pamplona, Miguel Archanco, gli ex dirigenti Juan Antonio Pascual, Jesus Peralta e Sancho Bandres, e due agenti immobiliari, Cristina Valencia e Albert Nolla.

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